Il pane di segale è utilizzato particolarmente nelle regioni del nord Italia, ma il suo consumo è in aumento in tutto il territorio nazionale
Il pane di segale è senza dubbio molto diverso da quello a cui si è abituati, specialmente a quello di grano duro o di farina bianca, come è abitudine nel centro-sud Italia. La compattezza del pane di segale, il suo sapore più farinoso e il colore molto scuro, lo rendono per alcune persone poco appetibile. Ma in realtà è un gusto molto sfizioso, specialmente se condito con semi di lino o di papavero.
Il pane di segale inoltre è più leggero per la digestione, e nel nord Italia è consumato anche nella ristorazione di un certo livello, servito con il burro ed ad esempio con il salmone. Il suo sapore infatti compensa sia la grassezza del pesce che del burro.
Ad oggi si trova in vendita anche nelle panetterie del centro e sud Italia e nei supermercati, magari già confezionalto. Perché il pane di segale si sta diffondendo così tanto? E’ una moda o un mutamento delle abitudini alimentari in virtù di prodotti più salubri?
La risposta è semplice. Nonostante i carboidrati siano reputati nemici giurati della dieta dimagrante, in realtà non lo sono. Infatti il carboidrato è un ottimo mezzo per assumere zuccheri di origine vegetale, utili soprattutto se si svolge attività sportiva. E se la farina con cui questi cibi si compongono è integrale ancora meglio.
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Il pane di segale è composto interamente da farina integrale, da qui il suo colore scuro. La farina integrale è decisamente meno calorica della farina bianca. Inoltre, essendo non raffinata, contiene in sé altre sostanze proteiche o minerali che al contrario nella farina bianca vengono scartate.
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Quindi se si è a dieta è consigliabile sostituire il pane bianco con il pane integrale, anche di segale. Lo stesso discorso si può fare per la pasta, preferibilmente integrale. Sicuramente sia la dieta che il gusto ne beneficeranno.