Lo Spid ha fatto entrare la Pubblica Amministrazione nelle case dei suoi utenti. Presto l’Identità Digitale ad altri cittadini
Con gradualità la nostra lista delle password comincia a snellirsi; specialmente per coloro che sono larghi utilizzatori dei servizi on line della Pubblica Amministrazione. La rivoluzione dello SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) ha generato un notevole impulso al potenziamento dei servizi in rete della PA.
Lo Spid, l’acronimo col quale tutti (ma proprio tutti) ci stiamo abituando a chiamarlo, rappresenta la chiave d’accesso informatica con la quale lo Stato ha concepito questo strumento accelerendo le procedure dell’Amministrazione in maniera più sicura oltre che digitali. Ai cittadini basterà restare a casa per rivolgersi ai servizi di competenza evitando labirintiche trafile.
Spid on line, presto la semplificazione riguarderà i minori
Ad oggi l’identità digitale di ciascun cittadino consiste in un nome utente e una password, possedendo i quali si può accedere ai servizi pubblici degli Stati membri dell’Unione Europea. Ottenerla si riassume in cinque passaggi: avere a disposizione un documento di riconoscimento, il codice fiscale e l’indirizzo email o il numero di cellulare; l’accesso al sito dei gestori dell’identità digitale; l’attivazione; il riconoscimento; la scelta del livello di sicurezza.
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Attivandosi on line, da casa, si può apprezzare questa semplicissima procedura: dopo la registrazione, segue il riconoscimento che può avvenire di persona, via webcam, con audio video con bonifico e con firma digitale. Infine, si passa alla scelta del livello di sicurezza: livello 1, 2 e 3. La semplificazione operata dallo Spid nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, è indubbia; la stessa Amministrazione sta studiando la sua estensione alla platea più ampia possibile di cittadini.
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Con il parere dell’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) del 2 febbraio 2022, viene precisata la posizione circa l’utilizzo da parte dei minori: l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione tramite Spid è consentito ai giovani sopra i 14 anni; al di sotto dei 14 anni, i ragazzi potranno accedere ai soli servizi forniti dalla loro scuola con lo Spid richiesto dai genitori. Il Garante della Privacy ha messo in guardia dai rischi legati alla loro privacy, chiedendo ai gestori delle identità digitali di approntare una protezione ad hoc dei dati personali che distingua tra minori e maggiori di 14 anni.