L’esercito russo questa mattina ha invaso il territorio ucraino. Una guerra che preoccupa il mondo intero. In molti nel nostro paese in queste ore si stanno chiedendo cosa rischia l’Italia
I militari russi in queste ore stanno avanzando inesorabilmente nel territorio ucraino, lasciando dietro di loro morte e distruzione. La guerra scoppiata per volere del presidente russo Vladimir Putin ha sconvolto il mondo intero. I capi di stato delle principali nazioni hanno preso una posizione netta e molto forte contro il terribile comportamento dell’esercito russo.
Al momento, però, le minacce di pesanti sanzioni alla Russia e alla sua economia non sembrano aver intimorito Putin. La speranza è che si possa presto giungere ad un tavolo di confronto. Gli scenari al momento sono molteplici e il futuro è abbastanza nebuloso. Anche in Italia c’è chi si chiede cosa potrebbe accadere alla nostra nazione.
Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato pesanti ripercussioni economiche contro la Russia. Il nostro Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha fatto appello a Putin affinché si possano aprire le trattative con l’obiettivo di mettere fine immediatamente alla guerra che sta distruggendo il popolo ucraino.
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Molto dura e netta la posizione del primo ministro britannico Boris Johnson che oltre alle ripercussioni economiche derivanti dalle sanzioni che saranno inflitte alla Russia. Nel suo intervento televisivo non ha escluso la possibilità anche di un intervento militare. Una prospettiva che preoccupa ma che, secondo alcuni esperti, potrebbe anche essere l’unica possibile per cercare di arginare l’avanzata russa.
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Per quanto concerne l’Italia gli scenari sono molteplici e complessi da analizzare. Di certo le sanzioni che potrebbe scegliere il nostro Governo finirebbero per alzare ancora di più il prezzo di gas e altri fonti energetiche. Dall’altro lato, però, è fondamentale che anche il nostro paese prenda una posizione netta contro la follia russa. Per quanto concerne l’esercito italiano, questo potrebbe essere sollecitato solo in caso di intervento militare che tutti scongiurano perchè potrebbe prendere la forma di una terza guerra mondiale.