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Solo 1 italiano su 10 sa quanto costa davvero l’acqua del rubinetto

L’acqua del rubinetto in Italia costa poco ma viene comunque percepita come eccessivamente cara, questo emerge da un sondaggio di Osservatorio della Community Valore Acqua che ci racconta anche del rapporto dei cittadini italiani con questo bene

Il costo vero dell’acqua del rubinetto (foto: pexels)

L’acqua che esce ogni giorno dai rubinetti italiani a una qualità altissima e risulta anzi tra le migliori in Europa. Eppure neanche il 30% dei cittadini italiani beve abitualmente acqua del rubinetto preferendo quella in bottiglia pensando, tra le altre cose, probabilmente di stare risparmiando. In realtà il prezzo medio a metro cubo dell’acqua di rubinetto è pari a una tariffa di 2,08 euro/m3.

Come riportato nella presentazione del sondaggio, facendo un rapido confronto con il prezzo medio di una bottiglia da mezzo litro è facile vedere quanto in realtà sia errata questa percezione. Un metro cubo d’acqua del rubinetto equivale infatti a 2000 bottiglie di plastica d’acqua da mezzo litro. Calcolando un prezzo medio di queste bottigliette che vengono di solito vendute intorno a 1 euro l’una, è facile calcolare che a fronte di una spesa di 2 euro se ne spendono 2000.

Siamo di fronte a un vero e proprio paradosso: “L’Italia è uno dei Paesi con le tariffe più basse d’Europa (…) che corrisponde alla metà di quello francese” eppure “più del 90% dei cittadini non è a conoscenza del costo reale, ritenendo di pagare troppo per il servizio“. C’è poi un terzo di chi ha risposto al sondaggio che pensa di pagare in realtà il doppio di quella che è effettivamente la spesa in bolletta dell’acqua.

Il sondaggio, come accennavamo, prende anche in considerazione le abitudini dei cittadini italiani nei confronti dell’acqua di rubinetto ed emerge che solo il 29,3% dei cittadini che hanno partecipato al sondaggio bevono abitualmente l’acqua del rubinetto o con discrepanze evidenti nelle diverse aree del Paese. Un aspetto positivo che comunque emerge da questo sondaggio è la consapevolezza da parte dei cittadini che occorre ridurre l’impatto ambientale del servizio acque.

E c’è oltre la metà dei partecipanti al sondaggio che ha dichiarato di essere anche disposta a sostenere “un piccolo aumento in bolletta per rendere il servizio più efficiente e sostenibile”. Se per esempio, come si legge nel comunicato che accompagna il sondaggio, si aumentassero le tariffe di anche solo 0,10 euro a metro cubo, ci sarebbero 900 milioni di euro addizionali di valore aggiunto e 400 milioni di investimenti aggiuntivi.

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Particolare è poi il rapporto con il proprio gestore, oltre il 37% degli italiani, riporta sempre il sondaggio, infatti non conosce il proprio gestore e non è consapevole di quello che è il ruolo è il compito di suddetto gestore.

Sempre nel comunicato stampa si fa riferimento poi ai cambiamenti climatici e in particolare alla siccità che purtroppo molti cittadini ritengono ancora qualcosa di lontano e che anzi, secondo alcuni, in Italia non dovrebbe accadere mai. Di diverso avviso Luca Mercalli, presidente della società meteorologica italiana, che dichiara: “La siccità invernale 2021/2022 mette in luce ancora una volta come gli estremi climatici possono rapidamente minacciare la disponibilità di acqua anche in territori che normalmente ne sono ricchi”.

Occorre quindi una maggior consapevolezza da parte dei cittadini su quello che effettivamente è il costo dell’acqua del rubinetto unito a una migliore consapevolezza di quelli che sono gli effettivi utilizzi dell’acqua del rubinetto andando a modificare alcune abitudini che non vengono percepite come modificabili o quantomeno incidenti sul consumo effettivo di acqua.

Pubblicato da
Valeria Poropat