Per ottenere la Naspi, ovvero l’indennità di disoccupazione, bisogna avere un requisito ben specifico. Vediamo quale
La Naspi è l’indennità mensile di disoccupazione che sostituisce le precedenti prestazioni di disoccupazione ASpI e MiniASpI in relazione agli eventi di disoccupazione involontaria che si sono verificati a decorrere dal 1° maggio 2015. Per potere ottenere la Naspi l’interessato dovrà fare una apposita domanda.
Possono beneficiare della Naspi i lavoratori dipendenti, gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperativa, i dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni e il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato. Per potere ottenere la Naspi occorre avere un determinato requisito. Vediamo quale.
Naspi 2022, i requisiti fondamentali per ottenerla
Sono due i requisiti fondamentali per potere ottenere la Naspi: che il rapporto di lavoro subordinato sia cessato involontariamente e che si hanno almeno 13 settimane di contributi contro la disoccupazione nei quattro anni precedenti la cessazione del lavoro. Con la nuova legge di Bilancio decade invece il requisito delle 30 giornate di effettivo lavoro nei 12 mesi precedenti la disoccupazione.
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La Naspi spetta anche alle lavoratrici che hanno dato le dimissioni durante il periodo di maternità o comunque le dimissioni per giusta causa. In caso di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, invece, la Naspi spetta solo se riconosciuta nell’ambito della procedura di conciliazione presso la Direzione territoriale del Lavoro.
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La Naspi è calcolata sulla base della retribuzione media percepita dal lavoratore negli ultimi 4 anni e per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione versata negli ultimi 4 anni. La durata massima della Naspi è di 24 mesi. Dal 2022 l’importo si ridurrà del 3% ogni mese a partire dal 1° giorno del 6° mese di fruizione. Ricordiamo che la La Naspi non può superare un importo mensile massimo di 1.335,40 euro.
Generalmente la Naspi viene accredita entro il 16 di ogni mese. Perdono il diritto all’indennità coloro che perdono lo stato di disoccupazione, chi rifiuta un’offerta di lavoro congrua, chi inizia un’attività lavorativa subordinata o autonoma senza aver provveduto, entro 30 giorni, alla comunicazione del reddito annuo previsto.
