L’inizio dell’anno solare coincide sempre con la ripresa del pagamento del canone Rai. Molti italiani aspettano notizie della tassa speciale
L’inizio del nuovo anno solare coincide sempre con il pagamento del canone Rai. Si tratta del tributo dovuto per il possesso di apparecchi televisivi. E’ un’imposta sul possesso che, in realtà, maschera una vera e propria tassa imposta in cambio del servizio statale delle emittenti Rai.
Non tutti i residenti pagano nella stessa misura. Per l’utilizzo domestico si pagano 90 euro annui e basta il possesso del televisore. Nel caso in cui, invece, si utilizzino i servizi offerti da un televisori per scopi commerciali allora le tariffe variano. Si chiamano tariffe speciali destinate per alcune Partite Iva.
La notizia attesa dagli utenti che pagano il canone speciale della Rai è giunta in questi giorni. Sono state confermate, infatti, le tariffe speciali dell’anno 2021. Gli utenti, quindi, che pagavano il canone speciale della Rai in base alla propria tipologia di attività, dovranno pagare la stessa somma anche in riferimento all’anno 2022.
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L’altra notizia che ha il suo contenuto importante è il termine di pagamento. Nell’ultimo decreto del Ministero dello Sviluppo economico è stata pubblicata la nuova data di scadenza. Il pagamento del canone speciale per le partite iva slitta dal 31 gennaio 2022 al 31 marzo 2022. Il rinvio è stato disposto dal consiglio di amministrazione dell’emittente statale per mitigare le conseguenze della pandemia.
La quarta ondata, infatti, ha avuto le sue conseguenze in alcune attività di carattere turistico e di intrattenimento. Intanto restano invece incerte le modalità di pagamento del canone Rai per il 2023. Il 2022 sarà l’ultimo anno in cui gli italiani potranno pagare il canone Rai all’interno della bolletta dell’energia elettrica.
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Il cambiamento è dovuto a causa di un intervento della Commissione europea che ha ricordato all’Italia che l’inserimento del canone in bolletta elettrica non rispetta i trattati e gli accordi sulla concorrenza. Infatti, in base ai trattati tra gli Stati membri dell’Unione europea, per assicurare la libera concorrenza anche nel settore delle utenze, non vanno inseriti oneri impropri.
Nel caso specifico del canone Rai si tratta di un onere improprio in quanto è un costo aggiuntivo alla bolletta dell’energia elettrica che non ha alcun nesso con il servizio in oggetto. Non esistono, in sostanza legami di alcun tipo tra il canone Rai e la corrente elettrica. Pertanto, le bollette dell’energia devono essere prive di questo onere aggiuntivo.
In tal senso il Governo italiano ha tutto il 2022 per poter impostare le modalità di pagamento del canone Rai. In ottica di digitalizzazione del Paese sarà sicuramente dato modo agli italiani di pagare sotto la forma digitale.