Agenzia delle Entrate, problema sull’Imu per i coniugi: i dettagli

Accertamento in vista sull’ Imu per i coniugi che vivono in comuni diversi. Si attende una sentenza della Cassazione

Imposte (Pexels)

Accertamenti in vista per quanto riguarda l’ Imu. E’ nata una problematica che riguarda i coniugi che risiedono in comuni diversi. L’ Imu è l’ Imposta Municipale Propria, ossia un tributo comunale pagato per il possesso di un immobile. Fino al 2013 è stato pagato anche per la prima casa.

Dal 2014 è pagata anche sulla prima casa che è considerata di lusso. I pagamenti avvengono con due finestre annue, in acconto e saldo. Solitamente i periodi sono giugno e dicembre. Nel 2012 l’imposta ha sostituito L’Ici, imposta comunale immobili. Va ricordato che pur essendo un’imposta comunale, nelle casse dell’ente locale va soltanto il 6% dell’imposta.

Imu e coniugi, il nodo

tasse
Tasse (Foto Pixabay)

Esiste una problematica sollevata che riguarda il pagamento dell’Imu di due coniugi che risiedono in due comuni diversi. Un decreto legge, precisamente il numero 146/2021, ha risolto la problematica dal 2021 in avanti stabilendo che l’Imu va pagata su un solo immobile a scelta da parte del nucleo familiare.

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Tuttavia, è attesa una sentenza della cassazione verso la fine del mese di marzo. A quanto pare, la soluzione trovata dovrebbe essere intermedia. In sostanza, entrambi i coniugi dovrebbero pagare la metà di ogni immobile. In tal modo nessuno dei due immobili risulta esonerato. Il nodo che lascia dei dubbi che saranno chiariti dalla sentenza è proprio legato alla possibilità di esonero di uno dei due immobili.

Nodo Imu, cosa rischiano gli italiani

In attesa della sentenza ci sarà poi da risolvere il problema degli anni pregressi. Lo stesso decreto legge 146/2021 non fa riferimenti al passato. Del resto, le leggi non sono retroattive. Probabilmente si arriverà alla pronuncia costituzionale in merito visto che esiste anche la natura non proprio identica tra Imu e Ici, l’imposta in vigore prima dell’attuale tributo sugli immobili.

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Dalla sentenza poi dipenderanno anche conseguenze per le tasche degli italiani. Va verificato se dopo le pronunce delle corti gli italiani che hanno già pagato dovranno verificare le proprie posizioni verso l’erario. Una vicenda che arriva, poi, mentre si discute con divergenze anche piuttosto accese, sulla riforma del catasto che il premier ha intenzione di mettere in pratica. Sul tema qualche elemento di spicco dei partiti politici di maggioranza ha anche paventato dei rischi di tenuta del Governo.

Nei mesi scorsi la riforma catastale era stata al centro di divergenze anche con le parti sociali. Alcune sigle sindacali avevano messo nero su bianco su eventuali aumenti. La riforma è stata poi accantonata per lungo tempo visto l’andamento della pandemia che ha avuto più ondate.

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