Il canone Rai è un tributo che va pagato per il possesso di un apparecchio televisivo. Tuttavia, una nota del Ministero fa una precisazione
Il canone Rai solitamente coincide con i primi mesi dell’anno solare. Questo accade perché il canone, anche se solo per il 2022, viene addebitato sulla bolletta dell’energia elettrica. In particolare, essendo suddiviso l’importo su 5 rate, il canone viene addebitato sulle prime cinque bollette bimestrali dell’anno.
L’importo totale, infatti, è di 90 euro suddiviso per 5 rate da 18 euro l’una. Queste rate si trovano in bolletta elettrica, a partire da quelle che fanno riferimento ai primi mesi dell’anno solare. In queste settimane, quindi, visto che sono in arrivo le bollette del consumo dei primi mesi dell’anno, si trova allegata la prima rata.
In realtà, anche prima del passaggio in bolletta, avvenuto dal 2016, il canone Rai arrivava agli italiani a gennaio con il bollettino postale direttamente a domicilio. Il canone va pagato per il semplice possesso di un televisore. Tuttavia, non pochi pensano che sottraendo il sintonizzatore al televisore ed usandolo solo come monitor, ad esempio per dvd o anche per il pc, non siano soggetti a pagare il canone.
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In realtà non è così e sul portale della Rai dedicato al canone, è riportata la nota del 22 febbraio 2012 da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per le Comunicazioni. Infatti, nello stralcio della nota si legge: “Debbono ritenersi assoggettabili a canone tutte le apparecchiature munite di sintonizzatore per la ricezione del segnale (terrestre o satellitare) di radiodiffusione dall’antenna radiotelevisiva.”
Inoltre, la nota prosegue con un passaggio chiave: “Per contro, un apparecchio originariamente munito di sintonizzatore -come tipicamente un televisore- rimane soggetto a canone anche se successivamente privato del sintonizzatore stesso (ad esempio perché lo si intende utilizzare solo per la visione di DVD).” Nella seconda foto è riportata la tabella che indica gli apparecchi ritenuti in grado di sintonizzarsi ai canali Rai. Questi apparecchi indicati sono soggetti al pagamento del canone Rai.
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Va ricordato che il 2022 coinciderà con l’ultimo anno in cui sarà possibile pagare il canone Rai nella bolletta dell’energia elettrica. L’Unione europea, attraverso uno dei suoi organi, la Commissione, ha ricordato all’Italia che questa metodologia contrasta con gli accordi di libera concorrenza del mercato. Inserire una tassa slegata dal servizio stesso in una bolletta vale ad inserire un onere improprio che è vietato dagli accordi. Un onere improprio è un costo che non ha alcun legame con l’oggetto del pagamento che si chiede.