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Pensione di reversibilità, quanto spetta a due o più figli?

I figli possono beneficiare della reversibilità della pensione di cui godevano i genitori prima della morte. Ma in che percentuale?

Pensioni INPS (Foto Adobe)

Alla morte di un genitore o di un figlio pensionato, i cari più stretti non sono lasciati (economicamente) soli. L’Inps, infatti, eroga per loro la cosiddetta pensione ai superstiti, ossia il trattamento pensionistico che viene riconosciuto in caso di decesso, appunto, del pensionato, da cui prende il nome di pensione di reversibilità; l’omologo strumento che alla morte di un assicurato, ricevono i familiari supertiti, conosciuto diversamente come pensione indiretta.

La pensione di reversibilità può equivalere, nell’importo, completamente all’importo della pensione del dante causa o ad una quota percentuale. Il trattamento pensionistico spetta ai coniugi, sia uniti che separati o divorziati (purché il coniuge divorziato sia titolare dell’assegno divorzile e non si sia nel frattempo risposato); ma ne hanno diritto anche i figli.

Pensione di reversibilità, quanto riceveranno i figli alla morte dei genitori pensionati?

Pensioni (Foto Pixabay)

Al pari del trattamento per il coniuge superstite, anche i figli sono considerati “superstiti” perché ritenuti a carico del pensionato deceduto, in quanto subalterni a condizioni di non autosufficienza economica e di mantenimento abituale. È determinante, pertanto, l’accertamento della convivenza del superstite con il defunto per verificarne la vivenza a carico.

La pensione di reversibilità è destinata ai figli superstiti se alla data del decesso sono: minorenni; inabili al lavoro e a carico del genitore al momento del decesso, indipendentemente dall’età; maggiorenni studenti, a carico del genitore, che non lavorino e frequentino scuole o corsi di formazione professionale, nei limiti del 21° anno di età; a carico del genitore al momento del decesso, che non lavorino e frequentino l’università, non oltre il 26 anno di età.

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Per gli studenti, spetta loro anche nel caso svolgano un’attività lavorativa, purché il reddito annuo non sia superiore all’importo pari al trattamento minimo annuo di pensione previsto dal Fondo Pensioni lavoratori dipendenti maggiorato del 30%, riparametrato al periodo di svolgimento dell’attività lavorativa.

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L’aliquota di reversibilità applicata alla pensione liquidata al pensionato defunto, spettante a due o più figli, è stabilita nella misura del 100% se condivisa col genitore superstite. In alternativa, qualora abbiano diritto a pensione soltanto i figli, le aliquote di reversibilità sono le seguenti: 80%, se i soggetti sono due figli; 100%, nel caso di tre o più figli.

Pubblicato da
Roberto Alciati