Gli autotrasportatori minacciano forti proteste. Scioperi già annunciati per il caro carburanti. Cosa si rischia
Il conflitto in Ucraina ha soltanto rimandato di due settimana quanto stava per accadere. Gli aumenti dei carburanti, già segnalati prima della guerra e prepotentemente saliti con lo scoppio del conflitto, stanno mettendo in difficoltà cittadini e imprese. A soffrire maggiormente sono le attività economiche che hanno nel carburante il costo principale della propria economia.
Si annunciano, così, scioperi e blocchi stradali che potrebbero comportare una serie di problematiche alla popolazione. Prima dello scoppio della guerra già c’erano state le prime manifestazioni di dissenso da parte di autotrasportatori siciliani e campani. Al momento c’è già una data di uno sciopero nazionale ma da qualche ora è arrivata la seconda.
Infatti, per sabato 19 marzo è previsto uno sciopero nazionale degli autotrasportatori. Ad ufficializzare la manifestazione è l’Unatras, l’unione delle associazioni nazionali più rappresentative dell’autotrasporto. Ecco uno stralcio del comunicato diffuso: “Il costante e ormai insostenibile aumento del costo del carburante ha determinato una situazione ingestibile per le imprese dell’autotrasporto italiano, che non riescono a farsi riconoscere dalla committenza i maggiori costi dovuti agli stessi aumenti”.
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“È da diverso tempo che Unatras, responsabilmente, ha lanciato l’allarme sulla pesante situazione delle imprese di autotrasporto, che nel frattempo, autonomamente, potrebbero nuovamente decidere di fermarsi in maniera spontanea in alcune zone del Paese “. Ufficialmente lo sciopero è giustificato dal fatto che i costi lievitati del carburante non trovano conveniente uscire a lavorare.
Intanto un’altra importante associazione di categoria, Trasportounito, ha inviato una lettera congiunta alla Presidenza del Consiglio, al Ministro e al Vice Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e al Presidente della Commissione di Garanzia in Scioperi. Nella lettera si sottolinea l’inevitabilità dello sciopero.
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Il blocco del trasporto potrebbe comportare inevitabili ritardi nelle consegne di merce oltre ai disagi stradali eventuali. Possibili scioperi in ordine sparso a livello nazionale anche per lunedì 14 marzo 2022. Il conflitto in Ucraina ha senza dubbio peggiorato la situazione. I barili di petrolio proseguono la corsa al rialzo.