In Italia il servizio di leva obbligatoria può essere ripristinato? Sciogliamo questo quesito durante i giorni della guerra tra Russia ed Ucraina
Con la guerra tra Ucraina e Russia le preoccupazioni per un terzo conflitto mondiale si fanno sempre più insistenti. La speranza è che la diplomazia faccia ovviamente il suo corso e l’eventualità di una guerra che coinvolga tutte le potenze del pianeta sia presto accantonata per fare il posto alla pace.
Sono centinaia di migliaia i soldati, russi e ucraini, che in questi giorni stanno combattendo chi per la difesa della propria nazione e chi, invece, per attaccarla. L’eventualità di un nuovo conflitto mondiale sta aprendo un interrogativo in Italia: può essere ripristinata la lega obbligatoria?
Leva obbligatoria, può essere ripristinato in Italia?
La maggior parte degli italiani crede che in Italia il servizio di leva sia stato abolito nel 2004 ma, invece, questo è stato solamente sospeso. Secondo al nostra Costituzione la difesa della patria è un “sacro dovere del cittadino” per cui, ancora oggi, esiste la possibilità, anche se remota, di essere chiamati alle armi.
Leggi anche: Caro benzina, Italia verso il caos: cosa si rischia
L‘articolo 52 della Costituzione Italiana recita: “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l’esercizio dei diritti politici”.
Nonostante la leva sia stata sospesa, infatti, ogni 1° gennaio il sindaco di ogni comune italiano informa i cittadini di sesso maschile che compiranno 17 anni il dovere di farsi inserire nella lista di leva del Comune in cui sono domiciliati. Le liste vengono formate automaticamente ma è comunque obbligatorio assicurarsi del proprio nome sulla lista per non incorrere nel reato di “retinenza di leva”.
Leggi anche: Guerra Ucraina, i nostri conti correnti sono a rischio?
Ad oggi il servizio militare di leva potrebbe essere ripristinato solo nel caso in cui il personale volontario in servizio fosse insufficiente e non fosse possibile colmare le vacanze attraverso il richiamo di personale volontario cessato dal servizio da non più di 5 anni.
Uno stato di guerra, ai sensi dell’articolo 78 della Costituzione, porta al ripristino della leva obbligatoria. Stesso discorso vale se si dovesse verificare una grave crisi internazionale nella quale l’Italia dovesse essere coinvolta direttamente o in ragione della sua appartenenza ad una organizzazione internazionale, come la NATO.