La Naspi per il mese di marzo potrebbe essere bloccata per alcune persone. Ecco il motivo e come fare per sbloccare il pagamento
In questi giorni tantissimi italiani sono in attesa dell’accredito della Naspi, l’indennità di disoccupazione che spetta a coloro i quali hanno perso il lavoro in modo involontaria a decorrere dal 1° maggio 2015. La Naspi sostituisce le precedenti prestazioni di disoccupazione ASpI e MiniASpI.
Gli italiani in questi giorni stanno aspettando l’accredito valido per il mese di febbraio. L’indennità non viene pagata tutti i mesi lo stesso giorno ma per quanto riguarda questo mese, molti percettori non vedranno affatto l’accredito della Naspi sul loro conto. Ecco qual è il motivo e come fare per risolverlo.
Naspi, blocco dei pagamenti a marzo: chi riguarda
L’accredito Naspi di marzo, relativo al mese di febbraio, non sarà accreditato a tutti coloro che nel corso dell’anno scorso hanno prodotto un reddito da lavoro autonomo o subordinato ma non hanno comunicato all’INPS il reddito annuo presunto del 2022 entro lo scorso 31 gennaio compilando il Modello Naspi Com. Il modello doveva essere compilato anche nel caso in cui il reddito presunto nel 2022 sarebbe stato uguale a zero.
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Inoltre l’INPS ha sottolineato che nel modello Naspi Com non solo bisognava indicare il reddito ma bisognava anche specificare la natura dello stesso. Ricapitolando, dunque, l’INPS non effettuerà gli accrediti Naspi a coloro che pur avendo inviato correttamente il modello Naspi Com con il reddito effettivo 2021 e presunto 2022 non hanno specificato se quest’ultimo è da ricondurre al lavoro subordinato o lavoro autonomo.
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Tutti coloro che hanno ritardato sulla presentazione del modello non vedranno la decadenza della Naspi per il mese di marzo ma questa sarà solo sospesa fino all’acquisizione della nuova comunicazione. Per poter di nuovo ottenere il pagamento non bisogna fare altro che inviare di nuovo il modello Naspi Com con tutti i dati completi.
Solo in questo caso, con l’indicazione del reddito effettivo del 2021e del reddito presunto del 2022, anche se questo fosse pari a zero e proveniente da lavoro subordinato o autonomo, INPS potrà procedere con la lavorazione del pagamento. In questo caso l’erogazione della Naspi riprenderà a partire dal mese di aprile.