La Rottamazione delle cartelle esattoriali era decatuda al 31 dicembre 2021. Il Governo riapre la possibilità di rateizzare i debiti fiscali
I numeri mettono in evidenza come centinaia di migliaia di cartelle esattoriali sono ancora pendenti sul capo dei contribuenti. Ciò significa che una buona fetta di italiani ha debiti pregressi con il fisco. In virtù delle agevolazioni derivate dalla pandemia, già avviate precedentemente, si dà la possibilità di programmare la restituzione dei debiti attraverso la Rottamazione e saldo e stralcio. Due misure che consentono di pagare a rate le cartelle inevase, ed allo stesso tempo non ricevere gli aggravi del ritardo come le more e le sanzioni.
Il vecchio decreto sostegni bis aveva aperto una finestra di pace fiscale per i debiti relativi agli anni 2020 e 2021. Ma il programma di rottamazione doveva essere avviato entro il 31 dicembre 2021. Se non si fossero rispettati i termini i contribuenti avrebbero ricevuto cartelle comprensive di more e sanzioni. La Rottamazione ed il saldo e stralcio prevedono la recessione automatica del beneficio se non si è in regola con i pagamenti.
Cartelle esattoriali, le nuove date per la rottamazione
A fronte del fatto che all’inizio del 2022 il 43% di coloro che avevano aderito alla rateizzazione dei pagamenti non è riuscito a far fronte agli impegni, il legislatore ha definito nuove date di scadenza. Questo per evitare di far decadere questi contribuenti dal beneficio.
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In questo modo si sono definite le nuove date di scadenza per l’anno in corso, ed allo stesso tempo si è riusciti a far rientrare nei benefici i contribuenti decaduti per insolvenza dalla definizione agevolata.
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Le date di scadenza programmate per il 2022 sono:
- entro il 30 aprile le rate la cui scadenza era definita per il 2020;
- entro il 31 luglio, invece, vanno pagate quelle previste con scadenza nel 2021;
- e per finire il 30 novembre 2022 è il termine ultimo per le rate in scadenza nel 2022.