Mentre il Governo si prepara a varare un intervento si è registrata una notizia importante in queste ore. Ecco di cosa si tratta
Gli aumenti dei carburanti sono un tema molto discusso in questi giorni in Italia. Il peso del prezzo del carburante si fa sentire sulle spalle di famiglie e imprese. Alcune attività economiche basano il loro lavoro sul costo principale rappresentato dal carburante. E’ il caso, ad esempio, degli autotrasportatori ma non sono gli unici.
Intanto, mentre nel Paese si dibatte su come possano diminuire le tariffe e come possa il Governo sostenere i cittadini in questa fase, da qualche giorno si sta avvertendo un’inversione di tendenza che non si registrava da molto tempo. Alcuni gestori, infatti, hanno abbassato il prezzo, seppur di soli 5 centesimi di euro. Si tratta di alcuni gestori. Non è un grande passo in avanti ma è un segnale di un’inversione necessaria.
I gestori interessati sono Eni, che ha attuato un secondo ribasso che ha abbassato di altri 5 centesimi il prezzo della benzina, dopo il taglio di 5 centesimi effettuato il 15 marzo; per il diesel, invece, taglio di 7 centesimi. Ribassi registrati anche per Tamoil, Ip con 7 centesimi per entrambi i carburanti; invece Q8 ha abbassato i prezzi di 8 centesimi. I ribassi sono dovuti al calo del prezzo del barile di petrolio dopo il lockdown annunciato dalla Cina in un’area circoscritta.
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Intanto il ministro Cingolani ha parlato in Parlamento in merito agli aumenti: “C’è un problema di un incremento dei costi a monte e un problema del costo del gas e dell’energia che serve nelle raffinerie a trasformare che impatta sul costo finale. Siccome c’è stato un maggior gettito Iva — ha detto — questo potrebbe essere utilizzato per ridurre l’accisa corrispondentemente e ottenere una riduzione del prezzo”.