Vittoria Confconsumatori, cittadini risarciti per volo cancellato senza motivo

Ci sono voluti 4 anni ma la sezione di Grosseto di Confconsumatori è riuscita a far avere ad una famiglia di viaggiatori un rimborso da parte della compagnia aerea low cost che aveva cancellato il loro volo senza motivo

Aereo (foto Unsplash)

Questa vicenda conclusasi con una buona notizia per i consumatori di Grosseto inizia nell’estate del 2018 quando una famiglia di tre persone si prepara a passare le vacanze estive in Germania. Il volo della compagnia low cost che hanno scelto sarebbe dovuto partire da Ciampino ma viene cancellato adducendo motivazioni che si sono poi rivelate false e fantasiose: l’aereo non sarebbe partito a causa di un episodio di maltempo con fulmini sulla torre di controllo.

La famiglia è stata risarcita dalla compagnia aerea inizialmente solo con il rimborso del prezzo dei biglietti ma non ha ricevuto nessun tipo di assistenza. I tre viaggiatori si sono quindi rivolti allo sportello Confconsumatori di Grosseto e, dopo diversi tentativi di conciliazione nessuno dei quali è andato a buon fine, hanno deciso di avviare una causa civile, seguiti dall’avvocata Ilaria Nunziata.

E dopo tre anni di processo è finalmente arrivata la delibera da parte del Giudice di Pace di Grosseto che ha condannato la compagnia aerea low cost a pagare l’indennità di mancato imbarco prevista dal Regolamento CE 261/2004, il rimborso delle spese sostenute dalla famiglia a seguito della cancellazione e le spese processuali.

Leggi anche: “Basta con i volti disperati dei bambini in TV, sui giornali e sui social!”: il monito del GPDP

Leggi anche: Rincaro materie prime, cosa si cela dietro il sottocosto dei supermercati

Si tratta questa di una vittoria sicuramente non solo per la famiglia di Grosseto che ha finalmente visti riconosciuti i propri diritti di viaggiatori aerei ma in generale per i consumatori. Come riportato nel comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale di Confconsumatori si legge infatti che sembra essere una prassi diffusa quella da parte delle compagnie aeree low cost di cancellare i voli e cercare poi di evitare di pagare qualunque penale o rimborso adducendo motivazioni che molto spesso si rivelano false.

Come sottolineato anche dall’avvocato che si è occupato della vicenda, l’avvocata Ilaria Nunziata, occorre che vi siano certificazioni di enti pubblici italiani a dimostrare le motivazioni della cancellazione e non bastano documenti interni delle compagnie aeree.

Gestione cookie