L’Inps comunica che da marzo non saranno più erogati gli assegni familiari. Restano, tuttavia, delle eccezioni
A marzo entra in vigore in termini operativi l’assegno unico universale. Lo strumento sostituirà i precedenti mezzi di sostegno alle famiglie con figli a carico. Soltanto poche misure già precedentemente esistenti saranno conservate per le detrazioni. E’ l’effetto concreto dell’introduzione del nuovo strumento di sostegno alle famiglie.
L’assegno unico universale, infatti, sarà erogato questo mese per le persone che hanno fatto domanda a partire da gennaio 2022. Il sostegno permetterà alle famiglie più numerose di avere un aiuto maggiore da parte dello Stato. Inoltre, troveranno maggiore sostegno rispetto al recente passato le famiglie con redditi più bassi.
Assegni familiari, i casi in cui restano in vigore
Tuttavia, l‘Inps comunica attraverso una nota che l’assegno familiare e l’assegno nucleo familiare resteranno in vigore in alcuni casi. Ecco uno stralcio della nota dell’ente previdenziale: “Si comunica che a partire dal 1° marzo 2022:
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a) non saranno più riconosciute le prestazioni di Assegno per il nucleo familiare
(ANF) e di Assegni familiari (AF), riferite ai nuclei familiari con figli e orfanili per i quali
subentra la tutela dell’Assegno unico;
b) continueranno ad essere riconosciute le prestazioni di Assegno per il nucleo
familiare (ANF) e di Assegni familiari (AF) riferite a nuclei familiari composti unicamente
dai coniugi, con esclusione del coniuge legalmente ed effettivamente separato, dai
fratelli, dalle sorelle e dai nipoti, di età inferiore a diciotto anni compiuti ovvero senza
limiti di età, qualora si trovino, a causa di infermità o difetto fisico o mentale,
nell’assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi ad un proficuo lavoro, nel caso in
cui essi siano orfani di entrambi i genitori e non abbiano conseguito il diritto a pensione
ai superstiti.
Assegno unico, occhio all’iban
Restano, così, dei casi in cui rimane in vigore il “vecchio” assegno familiare. In linea generale, però, le famiglie con figli a carico avranno a disposizione da questo mese un nuovo strumento. Inoltre, lo strumento permetterà comunque di percepire anche altri sostegni in cumulo come il reddito di cittadinanza e la Naspi.
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L’Inps nei giorni scorsi ha ricordato che è necessario la concordanza tra il richiedente e l’intestatario dell’Iban sul quale dovrà essere accreditato l’assegno unico. Nel caso in cui ci fosse qualche errore in merito, i soldi non andranno comunque persi ma si potranno recuperare sul prossimo mese. In tal caso saranno accreditate due mensilità. Tuttavia, l’ente erogatore del sostegno alle famiglie ha ricordato che gli arretrati si potranno recuperare soltanto se le domande saranno inoltrate correttamente entro giugno.