Il governo Draghi è intervenuto per quanto riguarda il caro benzina con aiuti a famiglie ed imprese. Ecco quanto costerà il carburante
Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo Decreto legge energia per aiutare le famiglie italiane sul caro benzina e per contrastare gli effetti economici e umanitari a causa della guerra tra Russia ed Ucraina. Il nuovo Dl energia ha un valore complessivo di 4,4 miliardi che si vanno ad aggiungere ai 16 miliardi già spesi nel corso degli ultimi sei mesi.
Il premier Draghi ha spiegato che i soldi per il Dl energia derivano da tasse su extraprofitti, ovvero una parte degli straordinari profitti che i produttori stanno facendo grazie all’aumento dei costi delle materie prime. Una parte di questi profitti extra saranno poi distribuiti alle famiglie e alle imprese che sono in difficoltà. Tra i provvedimenti che rientrano nel Dl anche il taglio del costo dei carburanti.
Carburanti, ecco quanto costeranno benzina e diesel dopo l’intervento del governo
Tra i principali provvedimenti del Dl energia c’è la riduzione del prezzo alle pompe di benzina e di gasolio che sarà ridotto di 25 centesimi al litro. Di sicuro non si tratta di una soluzione a lungo termine poiché è impossibile prevedere cosa accadrà nei prossimi mesi, ma si tratta comunque di un piccolo taglio che dovrebbe essere immediato. Già a partire dall’inizio della prossima settimana il prezzo di benzina e diesel andrà sotto i 2 euro.
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Inoltre il governo ha comunicato l’introduzione dell’accisa mobile che calerà al crescere del prezzo di benzina e gasolio per alleggerire il carico complessivo. L’accisa mobile fu introdotta tra il 2007 ed il 2008 quanto il costo del petrolio triplicò in 18 mesi a causa della crisi finanziaria globale. La manovra all’epoca stabilì che le accise sarebbero state “diminuite al fine di compensare le maggiori entrate Iva derivanti dalle variazioni del prezzo internazionale del petrolio greggio”.
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Secondo le prime stime, ci saranno circa 600 – 700 milioni di extra – gettito per i primi tre mesi del 2022 che taglieranno di 15- 20 centesimi prezzo al litro dei carburanti, andando ad agire su un’accisa che oggi vale 0,728 euro al litro per la benzina e 0,617 per il gasolio. Il ricorso all’accisa mobile consentirà poi di ridurre il peso del balzello fiscale rispettando però il vincolo europeo che impone di non scendere sotto un livello minimo imposto.
Fino ad ora il 2022 è stato l’anno nero per gli automobilisti che hanno visti rincari fino a 0,45 centesimi. Infine il governo, all’interno del Dl energia, ha previsto anche degli aiuti per contenere i rincari sulle bollette di luce e gas oltre all’aumento del tetto Isee per il bonus sociale per le famiglie che passa da 8mila a 12mila euro.