Non tutti i lavoratori possono accedere all’indennità mensile di disoccupazione, ma di NASpI non ce n’è una sola. Chi coinvolge?
Dal 2015, l’Inps eroga ai lavoratori in disoccupazione volontaria l’indennità mensile di disoccupazione chiamata comunemente NASpI, in sostituzione delle precedenti prestazioni di disoccupazione ASpI e MiniASpI. È assegnata su domanda e riguarda specificatamente i lavoratori che hanno perso l’occupazione nell’ambito dei rapporti del lavoro subordinato.
Nella fattispecie, spetta alle seguenti tipologie di lavoratori dipendenti: gli apprendisti; i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative; il personale artistico; i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni; gli operai agricoli a tempo indeterminato. Si attiva già all’ottavo giorno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro; la sua corresponsione avviene partendo dalla base percentuale del 75% della retribuzione media mensile degli ultimi quattro anni, e via via riducendosi mensilmente del 3% dal sesto mese di fruizione.
La norma stabilisce che i lavoratori extracomunitari non hanno diritto alla NASpI; sì, proprio i soggetti extra-UE, con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per intenderci gli stranieri entrati in Italia con il decreto flussi e nulla osta al lavoro stagionale. Per loro, in realtà, esiste una normativa specifica, dove occorre fare attenzione ai singoli requisiti. Innanzitutto bisogna fare attenzione a non confodere la NASpI di cui stiamo parlando con la NASpI dei lavoratori migranti, ossia destinata ai lavoratori UE, frontalieri o meno, che hanno perso l’occupazione in un altro Stato comunitario.
Leggi anche: Naspi, sentenza storica: valanga di arretrati per queste persone
Per i lavoratori extracomunitari residenti in Italia, l’Inps mette a disposizione la NASpI anticipata: questi lavoratori possono richiedere la liquidazione anticipata in un’unica soluzione dell’importo complessivo qualora intendano avviare un’attività di lavoro autonomo, un’impresa individuale o sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa.
Leggi anche: “In arrivo bonifico INPS da 930€”. L’sms che sta arrivando a molti
Nel settore agricolo, i lavoratori stagionali possono potenzialmente accedere alla prestazione una volta convertito il permesso di soggiorno stagionale in subordinato, nell’ambito delle quote flussi. Il lavoratore extracomunitario, inoltre, ha diritto alla disoccupazione agricola se in possesso del permesso di soggiorno ordinario, carta di soggiorno o il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.