Con il reddito di cittadinanza i beneficiari hanno a disposizione una cifra che viene mensilmente caricata su una carta emessa da Postepay. Vediamo quindi se è possibile, e nel caso se conviene, utilizzare questa carta per prelevare come in qualunque bancomat
Chi è beneficiario del reddito o della pensione di cittadinanza riceve questo sussidio su una carta che assomiglia in tutto e per tutto ad una carta prepagata Postepay. Si tratta però di un servizio che viene erogato con alcuni limiti agli utenti destinatari.
Ci sono infatti, per esempio, alcune tipologie di pagamenti che non è possibile fare. Per esempio non si possono acquistare gioielli e pellicce, ovviamente considerati i beni di lusso, come pure sono beni di lusso e quindi non accessibili con la carta rdc i biglietti di un’eventuale lotteria e i servizi finanziari. È possibile invece pagare la rata del mutuo, l’affitto mensile, la spesa alimentare e tutte le utenze, non soltanto le bollette ma anche i servizi accessori come per esempio la mensa scolastica. Ma nel caso in cui si volessero fare piccoli acquisti in negozi in cui non c’è il POS, è possibile prelevare da un ATM e utilizzare i soldi?
Andando ad esaminare il sito ufficiale della carta rdc presente presso il portale di Poste Italiane, si trova un elenco di tutti i tipi di pagamenti che è possibile fare e di ciò che invece non è possibile fare con questa carta. Abbiamo già visto per esempio che non si possono acquistare servizi per adulti, servizi portuali, articoli di pellicceria e gioielleria e servizi assicurativi. E’ inoltre proibito utilizzare il reddito di cittadinanza per fare acquisti online.
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Per utilizzare la vostra carta ovviamente dovete trovarvi in un negozio in cui sia disponibile il POS. Una condizione che però in Italia non è al momento rispettata in tutti gli esercizi commerciali. Se vi trovate quindi nella necessità di effettuare un pagamento ma potete farlo solo tramite contanti sappiate che avete la possibilità di prelevare presso gli sportelli automatici postali e bancari somme variabili in base al numero dei familiari che compongono il nucleo cui il reddito di cittadinanza fa riferimento.
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Tecnicamente è quindi possibile prelevare, nel caso di un nucleo familiare composto da una sola persona, un massimo di 100 euro in un mese. A questo prelievo viene poi aggiunta una commissione che è pari a 1 euro se il prelievo viene effettuato presso gli ATM della posta e 1,75 euro se utilizzate un ATM bancario.