Varato il decreto che abbassa il prezzo del carburante al distributore di 25 centesimi al litro. In tal modo scenderà sotto i 2 euro
Il caro energia e carburanti è il tema interno al Paese di cui più si discute. Prima le bollette di luce e gas poi l’impennata sui carburanti rischiano di condizionare fortemente l’economia e mettere in difficoltà famiglie e imprese. Sui carburanti c’era già da tempo in corso un aumento progressivo del prezzo.
L’inizio del conflitto in Ucraina ha fatto crescere la domanda con la corsa ai rifornimenti che, unita alle speculazioni che si verificano in questi casi, ha provocato una vera impennata. Così sia diesel che benzina hanno superato la soglia psicologica dei 2 euro al litro nel giro di pochi giorni.
Il Governo ha deciso, così, di intervenire anche sotto il pressing di numerose categorie di lavoratori e associazioni. Gli autotrasportatori, il cui costo dei carburanti incide notevolmente sull’attività, hanno minacciato più volte uno sciopero. L’intervento del Governo con il decreto del consiglio dei ministri di tre giorni fa porterà ad un taglio delle accise.
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Nello specifico, ci sarà un taglio di 25 centesimi al litro per i carburanti. Questo taglio sarà valido fino al 30 aprile 2022. Il giorno in cui potrebbe rendersi concreto il ribasso dovrebbe cadere nel mezzo della settimana che va dal 21 al 26 marzo. Il decreto, infatti, dovrebbe uscire martedì 22 marzo in Gazzetta ufficiale.
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Intanto assoenergia e assopetroli, associazioni di categoria delle società dei distributori alzano le barricate sul taglio delle accise. Le associazioni lamentano il rischio di svalutazioni del carburante depositato nei magazzini. Chiedono un intervento che compensi le perdite che si possono venire a creare.