Privacy, l’antivirus Kaspersky sotto osservazione per i dati italiani

Sotto la lente la gestione dati del software russo da parte del Garante italiano per la privacy. Cosa sta succedendo?

kaspersky antivirus
Kaspersky (Foto Kaspersky)

La delicata e drammatica crisi ucraina ha aperto in ogni dove delle ferite profonde nei rapporti tra Occidente e Russia; un legame che non si declina solo in ambito energetico, dove la catapulta economico-finanziaria ha puntato su accordi commerciali sotto il profilo dell’acquisto di prodotti tecnologici.

Presso i negozi italiani di informatica vediamo da sempre esposti sullo scaffale prodotti software di chiara provenienza USA, in considerazione della posizione di leader nel settore dei programmi per PC e relativi device rispetto alla media internazionale. Tra i vari prodotti troviamo gli antivirus, sempre più indispensabili per scongiurare l’intrusione nei nostri computers con il conseguente furto dei dati.

Tra i concorrenti degli omologhi statunitensi, si è affermato negli ultimi anni l’antivirus Kaspersky, prodotto dall’omonima azienda di Mosca, che ha registrato un graduale successo sia tra gli utenti privati quanto sia entrando nella gestione dei macrodati presso la Pubblica Amministrazione. Con gli odierni e tristi eventi, il monitoraggio sul piano nazionale delle risorse condivise infra-Stato ha pertanto coinvolto il software di punta del gigante informatico russo.

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Per questo, con il comunicato stampa del 18 marzo 2022, il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP) rende nota l’apertura dell’istruttoria sull’antivirus per “valutare i potenziali rischi relativi al trattamento dei dati personali dei clienti italiani effettuato dalla società russa che fornisce il software antivirus Kaspersky”.

C’è da dire che in Italia sono oltre 2.200 gli enti pubblici che impiegano regolarmente il software. Già con il “decreto Ucraina” il governo ne ha arginato l’uso con le finalità di irrobustire la sicurezza informatica dei PC, prevedendo il rischio di eventuali furti di dati. A margini delle preoccupazioni, le misure di protezione dettate dal decreto rispondono inoltre alla probabilità che l’azienda russa non sia più in grado di fornire i relativi aggiornamenti per i suoi programmi e servizi, in conseguenza degli eventi bellici in Ucraina.

Se nel testo del Governo si chiede alle amministrazioni di attivarsi prontamente per “diversificare” i prodotti attualmente in uso, l’Autorità Garante cerca di approfondire nel merito i timori da parte delle società esperte in sicurezza informatica, sull’esposizione ad attacchi cibernetichi a danno degli utenti italiani. Kaspersky Lab dovrà quindi fornire al Garante il numero e la tipologia di clienti italiani, i dettagli del trattamento dei dati personali gestito telemetricamente dai programmi di sicurezza, inclusa l’eventualità che i dati siano fuoriusciti dall’Unione Europea, a disposizione di Paesi terzi.

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