Movimento Consumatori: per il caro bollette il governo deve fare di più

Con un comunicato stampa sul sito ufficiale, l’associazione Movimento Consumatori bacchetta nuovamente il Governo Draghi riguardo le misure messe in campo per contrastare gli effetti economici della crisi prodotta dalla guerra in Ucraina

Rincari e bollette (foto: pexels)

Ma le misure attuate sono, questa la valutazione dell’associazione dei consumatori, poco incisive e in generale il provvedimento sia “timido”. La critica si estende anche alla creazione di un Garante della sorveglianza dei prezzi definito nel comunicato stampa “un semplice coadiutore/doppione dell’Antitrust dai poteri sanzionatori limitatissimi“.

Nelle misure urgenti pubblicata in Gazzetta Ufficiale si legge per esempio che dal primo aprile fino al prossimo 31 dicembre il limite ISEE per accedere ai bonus è passato da 8mila a 12mila euro, con un ampliamento della platea dei possibili beneficiari dei bonus previsti che arriverà a coinvolgere 5,2 milioni di famiglie. Nel provvedimento si legge anche che il Garante della sorveglianza dei prezzi, una Unità di Missione interna al mese, avrà il compito di svolgere analisi e controllo che potranno tradursi in sanzioni fino a 5mila euro.

Tutto questo però non soddisfa il Movimento Consumatori. Queste le parole di Ovidio Marzaioli, responsabile del settore energia e idrico dell’associazione: “Il nostro giudizio complessivo su questi interventi ‘urgenti’ del Governo sarebbe stato positivo se fatti due settimane fa, evitando alle famiglie e alle imprese giorni difficili tra aumenti del petrolio e dell’energia elettrica e del gas”.

Quello che lamenta l’associazione è quindi la non immediatezza della risposta che poi ricorda come in realtà si batta da tempo proprio per innalzare il limite minimo del valore ISEE per poter accedere ai bonus commentando in più che si tratta adesso di una modifica temporanea “visto che si rinvia al 2023 l’eventuale evoluzione a misura strutturale e definitiva“, prosegue Marzaioli.

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Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori, chiede invece perché “non è stato ancora varato il decreto attuativo sulle comunità energetiche che rappresentano il naturale sviluppo del concetto di prosumer collettivo, che produce ed autoconsuma e quindi diviene protagonista del cambiamento ecologico così come indicato dalla normativa europea, e perché non si mette in atto da subito, ad esempio, una misura straordinaria simile a quella del bonus 110%, a favore delle aziende che installano pannelli fotovoltaici e pompe di calore“.

Come sottolineato da Mostaccio, se è vero che i consumatori devono essere consapevoli di dover adesso ridurre i propri consumi, è pur vero che compito del Governo dovrebbe essere quello di spiegare la strategia sia nel breve periodo sia nel medio e nel lungo termine in fatto di produzione di energia.

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