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Associazioni

Unicef e Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, rinnovato protocollo d’intesa diritti infanzia

Un comunicato stampa sul sito dell’Unicef annuncia che Carmela Pace, presidente di Unicef Italia, e Antonino La Spina, presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco, hanno firmato il rinnovo del protocollo d’Intesa triennale per mettere al centro della promozione della cultura del territorio i diritti di infanzia e adolescenza

Bambini (foto: pexels)

Si tratta di un rinnovo importante che, dichiara Pace, permette all’associazione di proseguire nei programmi Unicef cosiddetti “Italia amica dei bambini”. Il protocollo, che come già detto ha una durata triennale, vuole lavorare in particolare su tre questioni fondamentali: promuovere la conoscenza di ciò che prevede la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, valorizzare la memoria e le tradizioni come strumento di crescita formativa e culturale, avviare collaborazioni in caso di mobilitazione e raccolte fondi promossa da Unicef sul territorio.

Come manifestazione concreta del rinnovo del protocollo d’Intesa sono già state segnalate due date che saranno momenti fondamentali per la promozione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. la prima data sarà il 27 Maggio che segna il giorno in cui l’Italia ha effettivamente ratificato la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Un secondo momento è invece già fissato per il prossimo 20 novembre Giornata Mondiale dell’Infanzia.

Come sottolineato dal presidente dell’Unione delle Pro Loco italiane, queste due realtà collaborano attivamente da tempo e il rinnovo del protocollo “dà ulteriore spinta da una collaborazione già ben rodata e proficua“. In Italia infatti, ricorda la spina, ci sono già 6300 Pro Loco che “sostengono e co-organizzano le molteplici iniziative dell’Unicef, a concreta testimonianza di viva attenzione per i temi quali i diritti dell’infanzia, dell’adolescenza e della solidarietà“.

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A nostro avviso risulta particolarmente interessante l’accento posto sulla memoria e le tradizioni che nel comunicato stampa vengono definiti “patrimonio culturale immateriale del territorio” e che vengono ritenuti come importanti “nella crescita formativa e culturale della persona e del bambino“.

Perché ogni persona nasce in un territorio che a sua volta è frutto del lavoro e delle conoscenze delle generazioni passate. Permettere alle nuove generazioni di conoscere e di apprezzare ciò che c’è e ciò che c’è stato nel territorio che ora occupano significa aiutarli a costruire legami e a mettere radici. Il rapporto con le realtà locali costituite dalle Pro Loco, è poi per Unicef sicuramente un modo per poter arrivare in maniera più capillare nelle realtà che hanno effettivamente bisogno di un intervento.

Pubblicato da
Valeria Poropat