E’ stato deciso con decreto del 16 marzo. Lo sportello per le agevolazioni alle imprese ha aperto le porte dal 24 marzo
I finanziamenti pubblici alle imprese sono uno degli strumenti più importanti di rilancio economico del paese. Certo, gli stanziamenti sono onerosi, soprattutto quando si tratta di denaro a fondo perduto. Quindi l’investimento pubblico deve essere oculato e con un progetto alle spalle e a venire.
Dalle ore 12 del 24 marzo è possibile per alcune imprese richiedere degli interventi per l’autoimprenditorialità. E’ possibile grazie allo sportello agevolativo di “ON-Oltre Nuove imprese a tasso zero”. L’iniziativa parte dal MiSE, il Ministero dello sviluppo economico, e si rivolge a imprese con specifici requisiti.
Se la domanda di finanziamento viene accettata, l’impresa potrà beneficiare di prestiti a tasso zero. Non sono richieste garanzie per le cifre fino a 250.000 euro. La restituzione del finanziamento potrà essere rimborsata 10 anni e può coprire il 90% delle spese. È richiesta l’ipoteca per i progetti che prevedono l’acquisto di un immobile.
Finanziamenti alle imprese, chi ne può beneficiare
Come accennato in precedenza, questo tipo di agevolazione pubblica ha una finalità ben specifica: aiutare le neo imprese giovanili. Infatti il progetto è destinato ai giovani dai 18 ed i 35 anni, ed alle donne senza limiti di età. Possono accedere micro e piccole imprese impegnate nei settori del commercio, del turismo e manifatturiero che presentano iniziative pregevoli ed innovative.
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Le spese ammesse per i finanziamenti riguardano i seguenti settori:
- produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale;
- commercio di beni e servizi;
- turismo ivi incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.