Benzina, stop ai tagli: cosa succederà dopo Pasqua?

Il decreto che ha tagliato i costi dei carburanti fino a 30,5 centesimi al litro durerà un mese. Cosa prevede il Governo

benzina (Foto Pixabay)

Il decreto approvato lo scorso 22 marzo dal consiglio dei ministri ha abbassato il prezzo dei carburanti. Il costo per i cittadini è tornato ai livelli precedenti allo scoppio del conflitto. Tuttavia, il decreto ha una scadenza. Nello specifico, durerà soltanto un mese e scadrà quindi, precisamente il 21 aprile, pochi giorni dopo Pasqua.

Molti cittadini si chiedono poi cosa accadrà. Intanto bisogna verificare l’andamento del conflitto che condiziona il mercato petrolifero. In un mese possono accadere tante cose durante una guerra scongiurata dalla stragrande maggioranza dei paesi. L’impegno profuso per cercare un cessate il fuoco può provocare effetti positivi da un momento all’altro.

Benzina e diesel, cosa succede dopo Pasqua

Benzina e gasolio
Benzina e gasolio (Foto Adobe)

Per questo motivo il Governo ha previsto una durata a tempo con la possibilità, date le incertezze nel breve e medio termine, di rinnovare i tagli con decreto interministeriale molto più semplice nell’esecuzione. L’idea è quella di impostare un sistema automatico che traglia accise e Iva ogni qual volta aumentano i prezzi di acquisto.

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In tal modo si potrà calmierare il costo del carburante per i consumatori utilizzando il gettito maggiore di Iva derivante dagli aumenti della materia prima. Con ogni probabilità ci sarà una proroga anche perché il mercato del petrolio non lancia segnali incisivi orientati al calo dei prezzi.

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E’ difficile che gli effetti di interventi esterni, come una svolta positiva in guerra o lo stesso provvedimento di aumento della produzione di petrolio, possano provocare in tempi così stretti il calo dei prezzi dei carburanti sul mercato. Intanto i produttori di petrolio sembrano orientati finalmente verso un aumento della produzione. Questo provocherà con certezza una frenata sui prezzi del greggio.

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