Agenzia delle Entrate, si rischia grosso tenendo questa cifra in casa

Molti italiani tendono a tenere in casa una grande quantità di soldi in contante ma si può incorrere in controlli del Fisco

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Soldi (foto Pixabay)

Sono davvero tantissimi gli italiani che, anche al giorno d’oggi, preferiscono tenere dei risparmi in casa. Soprattutto in questo periodo storico, contrassegnato dalla pandemia da Covid – 19, da una guerra in corso e dall’inflazione ormai galoppante, sono sempre più le persone che preferiscono tenere un gruzzoletto da parte nella propria abitazione.

Le case vengono così preferiti dagli istituti di credito per custodire i risparmi degli italiani: la comodità di avere del contante in casa fa risparmiare tempo su file allo sportello ATM ed altri imprevisti che possono capitare tenendo i soldi in banca. Ricordiamo però, a questo proposito, che tenere troppi contanti in casa può essere “pericoloso” dal momento che l’Agenzia delle Entrate potrebbe effettuare dei controlli.

Agenzia delle Entrate, controlli al denaro contante in casa in questo caso

Soldi (Foto Adobe)

Coloro che custodiscono gelosamente del contante in casa devono fare attenzione non solo ad una possibile irruzione da parte di malviventi ma anche al Fisco dal momento che troppi contanti potrebbero far scattare dei controlli. Con l’entrata in vigore delle nuove regole sui limiti e l’utilizzo del contante, infatti, anche i controlli da parte del Fisco si sono fatti più stringenti.

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Attualmente non esiste un regola che stabilisce il limite massimo di denaro che un cittadino può custodire in casa ma esiste una legge che stabilisce, dal 1° gennaio 2022, il limite massimo di pagamenti in contanti. Tale limite è di 2mila euro, per la precisione di 1.999,99 euro ed è stato fissato dallo Stato per combattere l’evasione fiscale.

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In ogni caso, però, le forze dell’ordine sono autorizzate a fare dei controlli, nell’espletamento del loro incarico, sia all’interno che all’esterno dell’abitazione e anche sul controllo di denaro che abbiamo in casa. I militari potrebbero chiedere la provenienza dei contanti e potrebbero indirizzare al Fisco una richiesta per approfondire la situazione. In questo caso bisognerà giustificare la presenza dei contanti.

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