Per il 2022 l’IMU ha subito degli aggiustamenti. Cambiano alcune regole per determinate categorie, tra cui i pensionati
L’IMU è la tassa municipale che deve essere corrisposta per tutte le abitazioni di proprietà ad eccezione della prima. O meglio, la prima casa, con residenza annessa, non è soggetta a pagamento dell’IMU ad eccezione delle abitazioni classificate con la categoria di lusso. Di conseguenza, dalla seconda casa in poi, ogni contribuente dovrà pagare un’imposta sul possesso.
Questa viene corrisposta nell’F24 insieme alle altre tasse in due tranche annuali, a giugno ed a novembre. Generalmente a giugno si paga il saldo dell’anno fiscale in corso ed a novembre l’anticipo per il successivo. L’importo dell’IMU dipende da vari fattori, tra cui rendita catastale, classe energetica e località in cui si trova l’immobile.
Durante la pandemia l’obbligo dell’IMU era stato eliminato per i locatori che a seguito del blocco degli sfratti, non hanno percepito il canone di locazione per oltre un anno. E’ stata abbonata l’imposta solo per gli sfratti convalidati prima del 28 febbraio 2020.
Per il 2022 sono state pubblicate le modifiche al pagamento dell’IMU. Tra le novità la scelta dell’abitazione su cui avere l’esenzione. Ma solo nel caso di nuclei familiari con residenze diverse. Infatti in passato con questo trucchetto di differenziare le residenze si riusciva a non pagare l’IMU per più di una casa, ma ora non è più possibile.
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Da quest’anno il contribuente deve barrare su quale delle case del nucleo familiare di residenza vuole avere l’esenzione. E può essere solo una. Per quanto riguarda i pensionati è stata introdotta una riduzione dell’IMU per i residenti all’estero. Fino al 2021 per gli ex lavoratori con pensione maturata in regime di convenzione internazionale al quota di IMU da pagare corrispodeva al 50%. Nel 2022 al 37,5%, quindi in dimensione ancora minore.