Movimento Consumatori: non abbassiamo la guardia sulla sicurezza alimentare per mais e grano

Con un comunicato stampa sul sito ufficiale dell’associazione Movimento Consumatori esprime il proprio giudizio positivo sulla decisione presa dall’UE che permette di aumentare la superficie da utilizzare a scopi agrari ma allo stesso tempo sottolinea la necessità di assicurarci che gli standard produttivi vengano mantenuti alti

Attenzione alla qualità del mais e del grano importato (foto Pexels)

La crisi provocata dalla guerra in Ucraina sta avendo e avrà ripercussioni sulle materie prime alimentari in particolare, come ricorda il comunicato stampa, il problema è dovuto al rincaro dei prezzi delle fonti energetiche e al vuoto che si sta creando nella importazione di mais e grano, necessario il primo in particolare per il foraggio negli allevamenti e utilizzato il secondo nella produzione di pane e pasta.

La Commissione Europea ha pubblicato una nuova strategia alimentare il cui nucleo è la possibilità di aumentare la superficie agraria in totale di 4 milioni di ettari. All’Italia viene permesso di aumentare la superficie di 200mila ettari.

Nel comunicato pubblicato sul sito ufficiale della Commissione Europea, e nello specifico nell’introduzione si legge che lo scopo delle misure presentate è quello di “rafforzare la sicurezza alimentare mondiale e sostenere agricoltori e consumatori dell’UE” e nello stesso comunicato la Commissione sottolinea che si impegnerà “ad adottare tutte le misure necessarie per garantire che l’UE, in quanto esportatore netto di prodotti alimentari e uno dei maggiori produttori agroalimentari, contribuisca alla sicurezza alimentare mondiale“.

Quello che però manca, ed è su questo che si concentra il comunicato invece di Movimento Consumatori, è una sicurezza su quello che riguarda la qualità dei prodotti che verranno invece importati da Paesi come per esempio Stati Uniti Argentina e Canada. Nel testo, ed è riportato anche nel comunicato dell’associazione, si manifesta la volontà di introdurre “alcune flessibilità temporanee rispetto agli attuali requisiti per l’importazione di mangimi“.

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In buona sostanza, per un periodo di tempo limitato si prospetta una importazione che potrebbe far confluire sul mercato europeo materie prime che non rispettano gli stessi gli stessi standard qualitativi cui sono sottoposti i produttori dell’Unione Europea. Se così fosse, Movimento Consumatori “sottolinea la necessità che sulle confezioni di pane, pasta e prodotti da forno venga indicata la provenienza di grani e farine“.

Alessandro Mostaccio, Segretario Generale Movimento Consumatori ribadisce il concetto: “Concordiamo con Coldiretti nel ribadire che alle importazioni venga applicato il concetto della reciprocità negli standard produttivi in modo che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti italiani e stranieri in vendita sugli scaffali, ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute“.

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