Una nuova sentenza della Corte di Cassazione allarga i controlli sui conti correnti. L’obiettivo del Fisco è scovare gli evasori
Il 2022 è un anno in cui sono previsti controlli più serrati sui movimenti sui conti correnti dei contribuenti. L’obiettivo è quello di scovare gli evasori fiscali e andare a pescare redditi non dichiarati. Questa fase rientra nel programma di riforme graduale messo in atto dal legislatore.
In particolare, la lotta all’evasione rientra nel punto del programma di taglio delle tasse. Lo scopo finale è quello di rintracciare redditi nascosti al fisco affinché si paghino poi meno tributi. Il motto è – paghino tutti affinché si paghi di meno – . Pertanto, accanto alla riforma del taglio dell’Irpef si inaspriscono i controlli sui conti correnti.
Conto corrente, ecco la sentenza
La novità delle ultime ore arriva da una sentenza della Corte di Cassazione numero 10187 del 30 marzo 2022. Quest’ultima prevede che le maggiori entrate sui conti correnti oltre quelle professionali vanno giustificate anche dagli lavoratori dipendenti. La giustificazione, quindi, non riguarda soltanto le categorie di lavoratori autonomi, ossia professionisti o imprese.
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L’effetto di questa sentenza comporterà un allargamento sui conti correnti dei lavoratori che va oltre gli autonomi. Quindi, il lavoratore subordinato, così come l’autonomo, potrebbe essere chiamato dagli enti preposti a giustificare un versamento sul conto corrente che non rientra in quello professionale. L’obiettivo è capire se il contribuente ha ulteriori entrate proveniente da lavoro non dichiarato.
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L’Agenzia delle Entrate ha tutti gli strumenti per incrociare i dati e verificare versamenti e spese dei contribuenti. Infatti, si potranno ottenere documenti dei contribuenti fino a 10 anni allo scopo di scovare evasori fiscali. Il Garante della Privacy ha specificato, però, che è necessario salvaguardare i dati protetti dalla normativa specifica degli eventuali trasgressori.
Il cittadino oggetto di accertamento per versamenti che non manifestano giustificazione avranno l’onere di dimostrare con dei documenti l’entrata ricevuta. Lo stesso può accadere qualora si verifichino spese superiori alle entrate da reddito da lavoro.