Alcuni soggetti sono esentati a metà dal pagamento del bollo se appartengono a queste categorie. Vediamo quali
L’automobile non è solo fonte di spese quotidiane, talvolta soggette alle dinamiche a noi più incontrollate, come i costi del carburante, oltre le spese di manutenzione e fino alla spesa maggiore legata alla sostituzione del veicolo; ad essa sono connessi degli obblighi di legge cui non si può prescindere, a meno che si corra il rischio di non poter circolare per il sequestro del mezzo o per il ritiro della patente.
Se la polizza assicurativa grava, sì in quanto obbligo, ma più che altro perché soggetta a continue oscillazioni delle tariffe (compresi i variabili criteri di valutazione del rischio), l’altra spesa che se non assolta non si rischia di uscire dalle strade ma per la quale si abbatte sull’automobilista la spada di Damocle dell’erario mediante il ricevimento della cartella esattoriale, è certamente il bollo auto. Spesa fissa per eccellenza, si paga ogni dodici mesi ed è legata al possesso del veicolo, perciò si corrisponde anche se l’auto non esce un solo giorno dal garage; ma non è detto che non si appartenga a coloro che non debbano assolverla al 100%.
Bollo auto, quali sono gli automobilisti che possono pagare solo la metà del bollo?
Tra quelle possono essere definite vere e proprie esenzioni, troviamo sia “sconti” totali che parziali, a seconda che si rientri in particolari categorie di automobilisti. C’è il taglio estremo, ovvero l’esenzione totale dal bollo destinata ai beneficiari della Legge 104: le persone affette da handicap accertato e i loro caregiver, come genitori, parenti o affini. Ma sono esonerati anche i proprietari di auto ibride ed elettriche, ma solo per i primi 3 o 5 anni (a seconda di quanto stabilito dalla Regione di appartenenza), o in talune aree italiane, a vita.
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Restringendo la lente, sono agevolate anche le automobili con un’età pari o superiore a 30 anni. Non è una vera e propria esenzione al 100%; ai proprietari di questi mezzi (non necessariamente iscritti a Registro storico) spetta di corrispondere annualmente una tassa di circolazione forfettaria compresa tra gli 11 e i 30 euro, a seconda del veicolo e della Regione di residenza.
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Chi possiede invece auto di età compresa tra i 20 e i 29 anni, le quali sono già considerate di interesse storico e collezionistico, paga il bollo decurtato del 50%. I requisiti richiesti per tali veicoli sono: in possesso del Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica, rilasciato da ASI (Automotoclub Storico Italiano); il riconoscimento da parte dei Registri di Marca, altresì annotato sul libretto di circolazione. Solo assolvendo a questi obblighi, l’automobilista collezionista può avvalersi dell’agevolazione prevista dalla normativa.