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Bollette gas non pagate: dopo quanto staccano l’utenza?

Per evitare seri disservizi a causa di una fattura non pagata, è bene conoscere i tempi e le modalità per tenere il gas attivo. Vediamo come

Gas (Foto Pexels)

Talvolta, non c’è di mezzo l’impossibilità di pagare la bolletta; in altre parole, la mancanza di denaro. In talune circostanze, capita di non pagare la fattura entro il giorno di scadenza perché, ad esempio, si è stati colti dalla dimenticanza o semplicemente per un errore di qualsiasi genere. In un momento come questo, forse, è utile conoscere l’iter dell’azienda di fornitura che si dipana prima che venga interrotta l’utenza (mettiamo) del gas e come tutelare i propri diritti prima di rimanere definitivamente al freddo.

C’è da dire che è possibile far valere i propri diritti mentre rimane attiva la fornitura di gas in casa: è utile, ad esempio, conoscere dopo quante bollette non saldate viene interrotta l’utenza del gas, oltre tutti quegli aspetti apparentemente marginali ma che possono evitare sgradevoli disservizi per sé e per la propria famiglia. Questo impegno è da una parte facilitato dal fatto che la sospensione della fornitura è un’operazione vincolata alle direttive dell’Autorità.

Bollette gas non pagate: dopo quanto staccano l’utenza?

Bollette (Adobe)

A onor del vero bisogna altresì specificare che vi sono delle condizioni ben definite che vanno nella direzione del blocco del gas e che queste si manifestano secondo le modalità di prassi, al cui interno però si trovano tanto i costi per riattivare il servizio quanto le soluzioni. Anche se il recupero del credito, avviato dal fornitore, è un processo stabilito da Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), sarebbe opportuno pagare le bollette del gas entro i termini specificati, onde evitare di entrare nella lista dei morosi.

Al recapito della messa in mora, il fornitore d’energia notifica al cliente la regolarizzazione prioritaria del pagamento entro un termine, specifico e tassativo; la comunicazione viene fatta pervenire tramite raccomandata con avviso di ricevimento o una e-mail di Posta Elettronica Certificata (PEC). Essa contiene i seguenti estremi della richiesta: scadenza per il pagamento; data di riferimento per il calcolo della nuova scadenza; termine entro il quale partirà la richiesta di sospensione della fornitura; modalità di comunicazione dell’avvenuto pagamento.

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Un’indicazione utile nei confronti dell’utente riguarda quella di conservare le bollette degli ultimi due anni almeno, per qualsiasi richiesta di riscontro e dimostrazione; infatti, il fornitore è tenuto ad informare il cliente sul diritto alla prescrizione delle bollette del gas, se i pagamenti esatti sono corrispondenti a consumi effettuati due anni prima. Se il cliente richiede l’indennizzo automatico, il fornitore deve dimostrare l’irregolarità della fornitura passata all’interruzione; in tal caso, al cliente conviene pagare secondo i nuovi termini se non vuole andare incontro alla sospensione della fornitura.

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Come da norma del mercato libero, la sospensione avviene anche per il mancato pagamento di una sola bolletta. Dalla data di notifica della messa in mora, il tempo per pagare è di soli 3 giorni, oltre i quali il fornitore invia la richiesta di stacco al distributore che la evaderà entro 40 giorni solari. Se si va inevitabilmente incontro all’interruzione del gas, il cliente può eventualmente richiedere il ripristino dell’utenza esibendo il pagamento effettuato secondo le modalità della messa in mora e nel caso che il distributore non si sia attivato entro 2 giorni feriali, può avere l’opportunità di ricevere un rimborso.

Pubblicato da
Roberto Alciati