Acquaistare casa fuori città può sembrare un lusso, ma ci sono delle iniziative comunali che vendono case al prezzo simbolico di un euro
Fuggire dalla città per il week end, ma non solo, anche per trasferirsi lontano dal caos della metropoli sta diventando un sogno molto comune. Mentre il Novecento è stato caratterizzato da continue migrazioni dalla campagna o provincia verso la città – sia per le sue maggiori possibilità lavorative che attrattive – la ricomparsa di una sensibilità ambientale ha portato negli ultimi anni sempre più giovani nelle campagne e nei borghi.
Anche perché – c’è da dire – l’Italia è piena di borghi caratteristici ed abbandonati. Il desiderio di riscoprire una vita più rurale e con dei ritmi scanditi dalla natura sta coinvolgendo molte persone, ma c’è un ostacolo: quello economico. Avere una seconda casa fuori città o acquistarne una prima con pochi mezzi può sembrare un’operazione impossibile. Ed invece alcuni comuni italiani stanno portando avanti delle iniziative vendendo casa a solo un euro. Vediamo perché.
Case ad un euro, dove si trovano
La spopolazione dei borghi ha portato inevitabilmente al loro degrado. Il comune di Pratola Peligna, in provincia dell’Aquila, è uno di questi. Fa parte della schiera di comuni che hanno subito danni dal disastroso terremoto del 2009. Per cui nel 2021 è stato firmato il primo atto di compravendita dell’iniziativa “Case a un euro a Pratola Peligna”. In seguito l’iniziativa ha riscosso molto interesse, ed è ancora in corso.
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Per aderire al progetto, finalizzato alla riqualificazione del borgo medievale, il venditore dovrà mettere a disposizione l’immobile degradato di cui si vuole disfare per tre anni al prezzo di un euro. L’acquirente si impegna non solo all’acquisto ma anche alla riqualificazione della casa il prima possibile. Sono impegni formali con il comune di appartenenza. In questo modo tutte le parti posso essere soddisfatte ed il borgo riprendere vita.