Con una circolare l’Inps conclude la definizione delle istruzioni per ottenere la Disability Card. Vediamo cosa dice
Col decreto ministeriale del 6 novembre 2020, fa il suo esordio in Italia la Carta europea della disabilità, ovvero la cosiddetta Disability Card. L’atto normativo ne stabilisce i criteri per il rilascio di uno strumento già presente all’interno della Comunità Europea; le persone disabili, infatti, godono del principio maturato all’interno del quadro europeo: il mutuo riconoscimento della condizione di disabilità fra i paesi aderenti.
Grazie all’iniziativa delle istituzioni comunitarie, lanciata nel febbraio 2016, denominata “EU Disability Card”, l’iniziativa ha trovato l’iniziale adesione di otto paesi (Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Italia, Malta, Romania, Slovenia) ma entro il 2023 vedrà l’estensione a tutti i Paesi membri. Tra i processi di integrazione europea delle realtà particolari nazionali, questo è certamente ciò che meglio rappresenta il perfezionamento costituzionale di particolareggiati principi che contribuiscono, in questo caso, alla piena inclusione delle persone con disabilità nella vita sociale della comunità.
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Oltre alle definizioni di rito, il decreto consegna all’INPS la delega di certificare la condizione di portatore d’handicap del richiedente e di rilasciare la relativa Carta. Dal canto suo, l’Ente di Previdenza recepisce il compito emanando la circolare n. 46 datata 1°aprile, con la quale conclude l’elenco delle istruzioni del suddetto rilascio. Ricordiamolo, i requisiti sono stati resi noti a partire dal messaggio INPS n. 853 del 22 febbraio 2022, definendo il recettore di riferimento delle domande il servizio online delle Istituto Nazionale.
È necessario che l’interessato fornisca: una propria fotografia in formato tessera (formato europeo); l’indirizzo per il recapito della Carta, se diverso da quello di residenza già noto all’Ente di Previdenza; copia dei verbali cartacei antecedenti al 2010 attestanti lo stato d’invalidità con contestuale dichiarazione di conformità agli originali. Se la disabilità sia stata riconosciuta con sentenze o decreti di omologa, si deve indicare il Tribunale e la data di rilascio del titolo.
Il cittadino può inoltrare, così, in modalità autonoma e direttamente la domanda; in alternativa, può avvalersi, tramite delega, di associazioni rappresentative delle persone con disabilità abilitate dall’Inps all’uso del canale telematico (ANMIC, ENS, UIC, ANFFAS). L’accesso al servizio è consentito direttamente al cittadino con l’inserimento dell’identità digitale (SPID) oppure da un operatore dell’associazione, preventivamente abilitato e in possesso della delega firmata dall’interessato.
Le ultime novità Inps consentono ai soggetti invalidi e allo stesso tempo titolari di legge 104 di ottenere gratuitamente la Disability Card tramite la compilazione di una semplice domanda e senza l’inserimento dello SPID. Superata la fase di verifica e accertamento dei requisiti, l’INPS passa le consegne all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, incaricato della produzione materiale della Carta, e infine a Poste Italiane, istituto deputato alla consegna.
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Oltre ai dati anagrafici forniti al momento della richiesta, la Carta contiene la foto del titolare, il numero seriale, la scadenza e un QR code per tutte le informazioni e gli aggiornamenti relativi al proprio stato di disabilità; viene altresì specificato, con un’apposita indicazione, se il titolare esiga, per le proprie particolari condizioni, di un accompagnatore o un maggiore sostegno.
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La sua durata è valida per tutto stato di disabilità, ma comunque non oltre i 10 anni, e cessa per revoca o decesso. In caso di furto, smarrimento, deterioramento o distruzione della Carta, il soggetto potrà nuovamente richiederla per via telematica, ma deve ricordarsi di allegare la denuncia presentata alla Polizia.