Con l’arrivo del mese di aprile Poste Italiane comunica che ci sono dei cambiamenti per quanto riguarda i Libretti postali
Sono centinaia di migliaia gli italiani che si affidano ai servizi di Poste Italiane ed in particolar modo ai Libretti Postali. Si tratta di veri e propri salvadanai in cui è possibile versare una parte dei nostri risparmi. Il motivo per cui sono così utilizzati è che sono garantiti dallo Stato e vengono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Si può richiedere l’apertura di un Libretto postale in tutti gli uffici sparsi in tutta Italia ma anche in modalità online, direttamente sul sito di Poste Italiane o attraverso la App di Poste. A partire dal mese di aprile c’è una grande novità che riguarda proprio questi salvadanai virtuali: vediamo quale.
Libretti Poste, cosa cambia da aprile
Come detto, aprire un Libretto Postale è davvero molto semplice: non costa nulla, le spese sono davvero molto basse e si può prelevare o versare in tutti gli uffici postali. I titolari di Libretto sono tenuti a pagare solo un’imposta di bollo annuale: 34,20 euro per persona fisica, 100 euro se giuridica. Bisogna dire, di contro, che gli interessi che si maturano sui Libretti sono davvero pochi.
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Ci sono poi dei Libretti Postali che sono dedicati ai minorenni. Dal 21 marzo anche i libretti per minori possono essere richiesti in forma digitale e, in questo caso, riporterà solo le registrazioni contabili. Questo tipo di libretto deve essere intestato al minore e, al momento dell’attivazione, al genitore o al tutore che ne ha fatto richiesta, viene rilasciata la Carta libretto.
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A partire dalla fine del mese di marzo sono cambiate le condizioni di contratto per il Libretto minori: sono stati introdotti nuovi limiti di versamento e prelievo e nuove funzionalità, valide anche per la modalità online. Inoltre fino al 21 aprile è possibile fruire di un’offerta Premium di 150 giorni per coloro che hanno un Libretto di risparmio smart.
La nuova offerta prevede un tasso di interesse annuo lordo dello 0.75%. Gli interessi però si applicano ai versamenti “nuovi”, ovvero che hanno la data del 22 marzo, e non a quelli già accantonati recante la data del 17 marzo. Queste ultime avranno un tasso base dello 0,001%.
