Il Flomax è un antinfiammatorio dall’uso immediato ma attenzione a specifiche predisposizioni. Ecco chi non può assumerlo
Fonte articolo: Flomax
Appartenente alla classe dei farmaci FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), il Flomax contiene il principio attivo morniflumato che agisce contro il dolore, la febbre e l’infiammazione. Si tratta pertanto di un antinfiammatorio utilizzato sia da adulti che dagli adolescenti a partire dai 15 anni.
Viene assunto per agire genericamente su dolori di varia origine e natura, inclusi quelli che sono accompagnati da febbre, ad esempio come quelli riguardanti l’apparato laringo faringeo, in particolare: infiammazioni dell’orecchio (otiti), dei seni paranasali (sinusiti), delle tonsille (tonsilliti), della gola (faringiti, laringiti).
Il trattamento ha una durata media di 5 giorni, oltre i quali, in assenza di miglioramento della salute o al sopraggiunto peggioramento, è opportuno rivolgersi al proprio medico. È sconsigliato l’utilizzo di Flomax nei bambini e adolescenti con meno di 15 anni di età e non adatto negli adolescenti che hanno sofferto di precedenti infiammazioni del retto (rectite) o sanguinamenti rettali, ulcera.
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Durante l’uso, si può incorrere nel rischio di sanguinamenti, ulcerazione o perforazione dello stomaco o dell’intestino anche molto gravi: patologie che possono presentarsi in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso, registrate in pazienti senza precedenti problemi gravi allo stomaco o all’intestino (gastrointestinali). Chi non è affetto da fenilchetonuria non deve assumere il Flomax granulato per via orale.
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Per eliminare qualsiasi rischio, occorre escludere l’utilizzo del medicinale: se è allergico al principio attivo; con allergia o asma dopo l’assunzione di altri FANS come l’aspirina; con ulcera allo stomaco e/o al duodeno (gastroduodenale); con due o più distinti episodi di ulcera o sanguinamento allo stomaco o all’intestino (inclusi sangue nel vomito o durante l’evacuazione o feci nere e catramose); con un solo episodio di ulcera, perforazione o sanguinamento allo stomaco o all’intestino causato dall’assunzione di farmacia; con problemi gravi al fegato, ai reni o al cuore; dopo il sesto mese di gravidanza.