Per proseguire il viaggio, le modalità che sorpassano la “questione denaro” sono molteplici e alla portata di ciascun utente. Ecco quali
Le autostrade sono un fattore strettamente familiare della cultura automobilistica in Italia. Non solo, sono parte della stessa storia italiana recente: hanno rappresentato le complici e accompagnato lo sviluppo economico del Paese dal dopoguerra in poi; da nord a sud, l’asfalto ha testimoniato le abitudini degli italiani, le ferie d’agosto, i ponti festivi, l’economico turismo autarchico; ma anche l’aumento dei veicoli motorizzati in proporzione a un benessere che ha cavalcato la crescita nel corso degli ultimi decenni del secolo scorso.
Lo stesso parco motori, oggi, mediamente a disposizione delle famiglie si è riversato sulle grandi arterie della nazione, domandando un continuo ammodernamento infrastrutturale ma richiamando pure, in taluni periodi dell’anno, quella sensazione di croce e di delizia quando si raggiungono i luoghi di vacanza. Non si fanno dunque attendere le file al casello, vero limbo dell’automobilista prima (e anche dopo, in effetti) di macinare chilometri a tutta velocità.
Come sappiamo, le tariffe autostradali, se non fossero nel loro complesso un vero e proprio capitale di spesa per coloro che viaggiano per lavoro o per frequenti spostamenti lungo le corsie della rete, sono limitate (a seconda del chilometraggio, s’intende) alla misura del costo di un caffè, finanche al superamento della decina d’euro sulla lunga tratta. Per i viaggiatori della domenica – quelli cioè che non desiderano in fondo attraversare lo stivale – non è dunque così bizzarro munirsi di denaro contante, come pure una buona scorta di tagli di monete.
Per di più, può capitare che di ritorno dai posti delle nostre visite, con annesse spese di circostanza, ci abbiano lasciato senza sufficiente pecunia proprio davanti alla sbarra, di fronte ai sempre più rari casellanti e con il lungo esercito in esodo dietro il veicolo. Arriva il momento, dunque, di ricordare quali alternative abbiamo di fronte a questo sgradevole imprevisto consentendoci di liberarci, innanzitutto, di un’incombenza e poi di risparmiare del prezioso tempo.
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Telepass ricorda, in primo luogo, la possibilità di evitare code grazie al telepedaggio: installando il piccolo dispositivo Telepass Slim nel veicolo, basta scegliere sempre la corsia gialla riservata Telepass, avvicinarsi al casello rallentando il passo il marcia e proseguire al segnale del dispositivo.
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Grazie all’App Telepass, è possibile controllare comodamente i transiti e le spese ma non sono: l’App è il modo più conveniente per viaggiare pagando i pedaggi in modo rapido e sicuro, e risparmiare; a partire dal costo di 2 euro/mese, i servizi Telepass Pay includono il servizio di pagamento del carburante, bollo, lavaggio e revisione. Un’ultima alternativa? Infilatevi nella corsia con il cartello blu dedicato alle “carte” e inserite il bancomat nella fessura dedicata. Buon viaggio.