C’è allarme per la possibile sparizione di altri canali dal digitale terrestre. L’ammodernamento forzato ai sistemi di trasmissione rischia infatti di lasciare alcune province completamente al buio
Torniamo a parlare di una questione che con la piccola rivoluzione del digitale terrestre è stata forse sottovalutata: il problema delle emittenti locali che non hanno nella propria disponibilità economica fondi necessari per adeguare gli impianti e coprire le stesse porzioni di territorio.
Stavolta l’allarme viene da un esponente del MoVimento 5 Stelle, Pasquale Maglione, e si riferisce a quello che potrebbe succedere tra non molto ad Avellino e Benevento che sono nelle zone coinvolte più di recente dalle operazioni di refarming e in cui, questo è il succo della dichiarazione di Maglione, molte emittenti locali hanno dovuto fare scelte infelici per cercare di continuare a trasmettere ma con il rischio di compromettere l’informazione locale.
Il deputato del MoVimento 5 Stelle ricalca con le sue parole in parte le preoccupazioni già espresse per esempio da Musumeci per la Sicilia. Perché esattamente come in Sicilia, anche in Campania, con l’arrivo del nuovo digitale terrestre tutte le emittenti hanno dovuto modificare i propri sistemi di trasmissione. Questo significa che si sono dovuti spendere soldi per l’installazione di nuovi ripetitori.
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Ma come fa notare Maglione, molte emittenti televisive locali della regione Campania hanno potuto scegliere, per ragioni economiche, solo una rete che “garantisce solo il 50% della copertura della popolazione del territorio”. Questo 50% si traduce per la provincia di Benevento in due impianti e nella provincia di Avellino in tre impianti proposti dall’operatore. Ciò che potrebbe comportare questa riduzione degli impianti di trasmissione è che molte aree rimarrebbero scoperte e quindi prive di canali di informazione locale. L’informazione locale, prosegue il ragionamento di Maglione, è fondamentale e va salvaguardata come vanno salvaguardate le piccole realtà televisive locali anche da un punto di vista dei posti di lavoro.
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Maglione ha quindi promesso di portare le istanze locali delle province di Benevento e Avellino direttamente al Ministero dello Sviluppo Economico per avere informazioni e eventualmente ottenere interventi a favore delle emittenti locali coinvolte.