Google Analytics, bug critico: cosa sta succedendo

L’implausibilità dei dati dimostra il prolungarsi della falla sull’accesso alle informazioni in Google Analytics. Cosa sta succedendo?

Google Analitycs disservizi motivi
Google Analytics (Foto Adobe)

In principio erano i blog, poi pian piano si sono aggiunte aziende, realtà commerciali di ogni ordine e grado, servizi di informazione e di intrattenimento, e infine webmaster di ogni razza; questi sono gli utilizzatori tutt’altro che virtuali di Google Analytics: si tratta della piattaforma creata dalla multinazionale originaria della California, per fornire gratuitamente un ventaglio di servizi web analytics, basato sull’analisi dettagliata delle statistiche circa le visite e il target di visitatori in e di un sito web.

In virtù della sua capacità di valutare le performance online di interi account di utenti, un tale servizio non può che basarsi sull’aggiornamento in tempo reale delle informazioni che mettono in costante movimento le ricche funzionalità caratterizzanti l’attuale tool, in grado, nel corso degli anni, di conciliare la complessa articolazione delle sue funzioni con la facilità di utilizzo.

Le statistiche e gli strumenti analitici, infatti, si occupano di monitorare costantemente il comportamento di un sito, valutando alcuni criteri precipui: il successo delle parole chiave sui motori di ricerca, il traffico del sito, il tempo che trascorre un visitatore sul sito e quanti stabiliscono un contatto col sito; e davvero molto altro. La stessa piattaforma, da diversi giorni, è vittima di un persistente problema che ha colpito la gestione stessa dei suddetti dati.

Google Analytics, a rischio la sensibilità dei dati e il punto di forza del servizio

Google Analitycs cosa succede
Google Analytics (Foto Adobe)

Dal 7 aprile scorso, si segnala un’anomalia su Google Analytics riguardante il malfunzionamento nell’interfaccia dei report in tempo reale; il disservizio sta causando la visualizzazione incompleta e fallace dei dati, se non addirittura la loro totale assenza. Al contempo si è verificato un bug critico – ciò significa che dietro si celi la mano criminale di veri e propri aggressori telematici – rilevato nel plug-in WordPress ufficiale di Google, che ha attualmente in attivo 300.000 installazioni; l’infiltrazione consente di raggiungere in un lampo proprio l’accesso del proprietario alla Google Search Console dei siti web sotto mira.

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Tale vulnerabilità sta ponendo di fronte all’infausta prospettiva di un potenziale effetto domino che potrebbe toccare, oltre che Analytics e Search Console, anche Tag Manager, PageSpeed ​​Insights, Optimize e AdSense. Contestualmente, ciò che gli utenti stanno accusando nel concreto, è il palese disallineamento tra i numeri osservati in real time e i numeri reali reali; se in tale discrepanza, gli utenti ci si imbattono episodicamente (tradotto in disservizi che non durano più qualche decina di minuti), si sta ora rivelando un “guasto” senza precedenti.

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Da un lato, la stessa Ads Status Dashboard (la dashboard ufficiale di Google) che ha confermato l’anomalia pubblicando un messaggio all’utenza, annuncia che il problema è risolto e che qualsiasi altro problema della stessa tipologia si presenti non è correlato a questo incidente. In realtà, nell’ultima settimana stanno giungendo feedback giungono da tutto il mondo: Brasile, Serbia, Argentina, Olanda, Cile, Polonia, Stati Uniti, Giappone, Australia, Taiwan, Regno Unito, Spagna, Italia e non solo. Come dire: difficile parlare di casi isolati.

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