Attenzione alle monete che abbiamo nel portafogli e che spesso snobbiamo anche: se una di queste dovesse essere così, potreste farvi un regalo
Non tutte le monete sono così uguali come sembra. Ce ne capitano a migliaia tra le mani tra un acquisto e un altro durante un’intera annata, ma non è detto che ognuno di essa sia simile alla precedente o alla prossima e così via. Nella maggior parte dei casi è probabilmente così, ma ci sono anche casi isolati in cui tra le nostre mani passano pezzi rari apparentemente banali e di cui nemmeno ce ne accorgiamo.
Così quando questi capitano tra le nostre mani – e qualche volta accade – ce ne sbarazziamo velocemente per il pezzo di pane o per il parcheggio di turno. Normale, in fondo, se nemmeno si è a conoscenza del fenomeno noto come numismatica. Ovvero il collezionismo delle monete, dove, oltre alle vecchie valute come le lire, rientrano anche gli attuali euro.
Moneta da 2 euro, come riconoscere quelle rare
Ma cosa rende preziosa una moneta? In genere sono due i fattori: un errore di conio o una commemorazione speciale. Se vi è un evidente difetto di stampa su un esemplare, per esempio, questo potrebbe arrivare a valere parecchio data la sua unicità. Così come una valutazione importante hanno anche le monete realizzate in edizione limitata per ricordare un evento, un Paese o un personaggio.
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In entrambi i casi, si arriva a valori che partono da un quasi 100 euro di rimborso e arrivano anche a oltre 2.000 euro. Un esempio arriva dal sito ‘MoneyStamps’, portale specializzato nella compravendita di monete. Come si evince dalla foto in basso, esiste questa versione Di San Marino dedicata al 500° anniversario della morte di Leonardo Da Vinci che è messo in vendita al prezzo di 75 euro.
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Ritrovarvi pertanto una versione del genere vi poterebbe a intascare potenzialmente tale cifra e anche qualcosina in più se postata nei vari siti d’asta on line dedicate alle monete e non solo. Il consiglio è di guardare sempre il retro di una moneta, soprattutto per i tagli da 2 euro. Se non dovesse esserci il solito Dante Alighieri o in alternativa la famosa aquila segno della sovranità tedesca, meglio dare uno sguardo in rete per sicurezza…