I possessori di Libretti Postali potrebbero vedere i propri risparmi perdere di valore a causa dell’inflazione: ecco come evitare che accada
Sono sempre più gli italiani che si affidano ai servizi di Poste Italiane: Postepay, BancoPosta e Libretti di Risparmio sono sicuramente tra i servizi più utilizzati per la loro semplicità di esecuzione, possibile anche comodamente a casa tramite le App, ed i bassi costi di gestione.
I Libretti di Risparmio Postale, nello specifico, sono tra le forme di gestione di risparmio più apprezzate. Molto simili ai libretti di risparmio bancario, i libretti postali sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti controllata per la maggior parte dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Sono quindi garantiti dallo Stato mentre Poste Italiane si occupa solo di distribuirli presso i risparmiatori.
Poiché è lo Stato a garantire sui Libretti Postali, il Fondo interbancario di tutela dei depositi dà allo stesso tempo la sua garanzia sulle giacenze presenti fino a 100mila euro. Con l‘inflazione alle stelle e la scelta che molti italiani hanno di detenere i risparmi in forma liquida senza quindi investirli, il valore del denaro presente sui libretti tende a calare.
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Prendendo ad esempio i Libretti Smart, oggi il tasso base è dello 0,001% annuo lordo sulle somme libere. Con l’offerta Supersmart 180 giorni il titolare del libretto accantona per 6 mesi le somme “in eccedenza” e ottiene a scadenza un rendimento premiale. In questo caso il tasso di interesse annuo lordo a scadenza è dello 0,40%.
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Questa offerta, insieme ad altre più o meno simili emessi dalla Cassa Deposito e Prestiti potrebbero ingolosire i risparmiatori che da poco hanno acquisito una nuova liquidità. Questo proprio perché si tratta di prodotti garantiti dallo Stato che non prevedono costi e permetto anche la possibilità di disinvestire in anticipo.
Spiegano con un esempio concreto, ad esempio chi ha venuto un’auto o un immobile, chi ha ereditato dei soldi, liquidato un bond o ha incassato il TFR, nell’attesa di pianificare sul medio-lungo termine, potrebbe attivare l’offerta Supersmart Premium 150 giorni con la quale potrebbe perlomeno limare i danni derivanti dall’inflazione.