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“Onere improprio”. Canone Rai, ci sarà un rimborso?

La annosa questione del canone Rai inserito nella bolletta dell’energia elettrica ha visto scrivere un nuovo capitolo, ora resta da capire se ci sarà la possibilità di avere un rimborso per quanto probabilmente abbiamo pagato in più

Canone Rai in bolletta (foto Adobe)

Il canone è sulla strada per uscire dalle voci presenti nella bolletta dell’energia elettrica. E’ stato infatti approvato un ordine del giorno con cui l’Italia accoglie formalmente l’impegno che si era già preso con l’Unione Europea che aveva definito proprio il canone un “onere improprio” e che quindi non poteva essere riscosso attraverso la bolletta.

C’è da dire che, inserito nella bolletta dell’elettricità che solo chi ha deciso di vivere nel ‘700 non paga, il canone ha visto crescere costantemente il numero di quelli che lo pagano. Come riconosciuto anche da Fuortes, infatti, si è passati da 15 milioni di paganti a circa 22 milioni con un tasso di evasione che si attesta ora intorno al 3%. Che succederà quindi adesso che in teoria dovremmo smettere di averlo tra le voci della bolletta? Ci verrà riconosciuto qualche rimborso?

Canone RAI, un passo avanti ma non definitivo

Canone Rai in bolletta (foto Adobe)

Pagare il canone RAI è qualcosa che a moltissimi cittadini italiani non piace. Purtroppo perché si cade nella errata convinzione che il canone paghi i programmi che vanno in onda sulle reti Rai quando invece il canone serve sostanzialmente per tenere in piedi l’infrastruttura tecnologica che permette anche di guardare i canali che non sono della Rai.

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Chiarito questo fraintendimento, cerchiamo di capire ora che cosa potrebbe succedere. La volontà di scorporare il pagamento del canone RAI dalla bolletta della elettricità deriva dalla necessità per l’Italia di allinearsi a quelle che sono le direttive della Commissione Europea, un passaggio necessario se vogliamo avere effettivamente i fondi del famoso PNRR. Tra questi c’è l’eliminazione di “oneri impropri” dai costi dell’energia. Vengono definiti oneri impropri perché secondo la Commissione Europea non può essere compito di chi gestisce l’energia elettrica anche riscuotere oneri che non sono in alcun modo collegabili alla loro attività. Sono poi impropri anche perché non si può chiedere ai consumatori di pagare tutti insieme servizi che sono in realtà diversi.

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È stato compiuto un passo avanti per arrivare allo scorporo. Infatti è stato accettato un ordine del giorno, che in realtà è poco più di una raccomandazione, per avviare la procedura. Quello che resta da capire adesso è se nel momento in cui smetteremo di pagare il canone all’interno delle bollette, ci verrà riconosciuto qualcosa come rimborso. La risposta più probabile è che nessuno vedrà nessuna cifra di risarcimento. Il canone probabilmente tornerà ad essere un pagamento a parte. Resta da vedere, nel momento dello scorporo, come arginare l’eventuale evasione di questo balzello.

Pubblicato da
Valeria Poropat