Un emendamento parlamentare ha approvato un provvedimento che potrà tagliare i costi delle bollette fino al 40%
Gli aumenti delle bollette sono il tema più sentito da famiglie e imprese in Italia. Le conseguenze del conflitto in Ucraina stanno condizionando i prezzi del gas che, per il caso dell’Italia, influenzano anche le spese per l’energia elettrica. In Italia, infatti, oltre il 40% del gas è importato dalla Russia.
Il gas, a sua volta, alimenta principalmente le centrali di energia elettrica. In attesa che il Governo concluda nuove intese per le fornitore del gas, come già fatto con l’Algeria, e renda operative misure di sburocratizzazione delle pratiche per le energie rinnovabili, occorre intervenire nel breve.
Oltre ai decreti che hanno tagliato in parte i costi in questi ultimi mesi senza assorbire, però, sufficientemente i rincari di gas e luce, è arrivato un nuovo emendamento approvato che permetterà di abbassare le tariffe del gas fino al 40%. Infatti, è stato fissato all’Arera, l’Autorità garante che definisce i prezzi che arrivano poi ai contribuenti, di fare riferimento anche ai costi reali di approvvigionamento quando si determinano le tariffe.
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Si tratta di quello che viene “volgarmente” definito tetto massimo ai prezzi del gas. In realtà si tratta di una modifica del sistema di calcolo imposto all’Arera per definire le tariffe che poi arrivano in bolletta agli italiani. In questo modo, grazie al nuovo sistema approvato, si potranno evitare speculazioni calcolando le tariffe al reale prezzo di approvvigionamento di quel periodo.
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Questo sistema di calcolo comporterà con certezza dei cali delle spese per le bollette di luce e gas per gli italiani. Nel breve termine il gas sarà già una fornitura con un ribasso dei consumi dovuto al clima che cambia. Il discorso è rimandato all’inverno ma c’è tempo per raggiungere nuovi risultati sulle forniture e su tutte le soluzioni messe in campo che nell’insieme ridurranno la dipendenza russa del gas che arriva in Italia.