Il prelievo di molti contanti è sempre più disincentivato. Anche per i correntisti di Poste che prelevano al postamat
Poste Italiane, pur essendo legata ed in qualche modo prestatrice di servizi per l’apparato istituzionale, rimane sempre una banca, e come tale soggetta a determinate regole valide per tutti. I Postamat sono gli sportelli bancomat di Poste Italiane. Si possono effettuare diverse operazioni. Dal prelievo, al versamento, alle ricariche sia delle prepagate che delle schede telefoniche. Come tutti gli altri ATM.
E come tutti gli altri sportelli Bancomat effettuare delle operazioni al Postamat può avere dei costi di commissione, anche per i propri correntisti. Dipende dal tipo di contratto che si stipulato, e quale formula si è prediletta. Quindi essendo una banca come le altre, anche i controlli istituzionali ricadono su Poste come sugli altri istituti di credito. Focalizziamo l’attenzione sulle transazioni che finiscono più rapidamente sotto l’occhio dei controlli, sia da parte dell’Agenzia delle Entrate che delle Fiamme Gialle.
Prelievi Postamat, come evitare i controlli
Le operazioni che vengono tenute più sotto controllo sono i versamenti, anche al Postamat. Versare denaro significa convertire del contante in moneta elettronica, che rapidamente finisce nel mercato finanziario. Questo è un buon modo per riciclare denaro sporco, o per evadere il fisco. Per questo motivo, anche se non ci sono tetti massimi fissati, il versamento di cospicue somme di denaro viene guardato con sospetto dal fisco e dalla Finanza.
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Allo stesso tempo, anche se meno attenzionato del versamento, anche il prelievo dal Postamat – come dagli altri sportelli ATM – può far scattare gli accertamenti. Solo se si superano determinate cifre. Se si è imprenditori, quindi si tiene nella banca il conto della società, si devono giustificare i prelieviche superino i 1.000 euro giornalieri ed i 5.000 mensili. Per tutti gli altri cittadini il limite è più alto.
Ma se si supera il prelievo Postamat di 10.000 euro in un mese solare, Poste Italiane è obbligata a segnalare la questione a chi di dovere. E subire un accertamento o dover giustificare l’utilizzo del proprio denaro è un’esperienza che sarebbe meglio evitare.
