Investire una somma equa per la propria è possibile se si punta su abitazioni meno blasonate ma non meno decorose. Vediamo come
Il desiderio di una casa, specie se da giovani, appare generalmente come – per alcuni – il desiderio di guidare l’auto a diciott’anni: è il desiderio per eccellenza, emblema di libertà e indipendenza. Un sollecitazione più che comprensibile, che però cozza con la realtà dei fatti, ovvero sulla concreta possibilità di investire una somma di famiglia per la prima casa; ma pure nel caso delle oscillanti condizioni economiche di una famiglia, esse fanno ugualmente la voce grossa.
In ciò non va considerato solo l’immobile nell’acquisto in sé e per sé; bisogna valutare le eventuali esigenze di una ristrutturazione o di un adeguamento alle proprie necessità di vita. Certo, l’acquisto perfetto consente di entrare in casa e provvedere soltanto ad ammobiliarla, punto. In questi di tempi di fiumi di denaro in secca, anche la capacità di affrontare un mutuo è ostacolata dal venir meno di garanzie nata dalla stabilità della vita media vita della società.
A parte esigenze particolareggiate, in genere i nuclei familiari – ma pure i single – vivono un po’ degli stessi bisogni: dalla tranquillità di un luogo o dello stabile; di una zona sufficientemente servita dai servizi; fino al posto auto vicino casa (che è sempre gradito). Pertanto, per spendere poco non ci riferiamo a una condizione per cui siamo disposti ad “isolarci”; ma è dunque possibile evitarlo?
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Gli attuali stili di vita e le condizioni di lavoro in trasformazioni possono aprire a delle potenzialità insperate prima: la netta diffusione de lavoro da remoto sta mandando in pensione gli uffici, ed oggi per mantenere dei figli, nella loro istruzione e crescita, in molti casi si riscontra una capillarità a ritmo di quartiere, senza l’urgenza di coprire lunghe distanze.
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Dalle città di provincia ad alcune periferie delle grandi città italiane, non è affatto raro imbattersi in vere e proprie occasioni degne di rifletterci sopra (ma non troppo): già dalle grandi aree metropolitane, si può acquistare a meno di 50.000 euro un’abitazione dai 40 ai (addirittura) quasi 100 metri quadri di ampiezza, sullo sfondo di un ameno paesino o di un decoroso quartiere di periferia. Non è un miraggio, pagare meno di mille euro al metro quadro.