A partire dal 2018 anche gli stipendi devono essere accreditati su strumenti di pagamento tracciabili o si rischiano stangate
I controlli del Fisco è uno degli incubi più ricorrenti dagli italiani, anche quando, di fatto, non c’è nulla da nascondere dal momento che tutte le azioni effettuate risultano regolari. Al giorno d’oggi, con l’avvento di una tecnologia sempre più sofisticata, l’Agenzia delle Entrate è in grado di accedere a qualsiasi conto corrente solo per conoscere le transazioni che i cittadini effettuano.
A facilitare le operazioni del Fisco, poi, sono i pagamenti resi sempre più tracciabili tramite l’utilizzo di carte di credito, prepagate o transazioni di denaro tra un conto corrente ed un altro. Il tutto, ovviamente, a discapito del denaro contante. Proprio per merito della tracciabilità che il Fisco può quindi conoscere qualsiasi operazioni che sposti denaro, individuando così le operazioni illecite.
Anche gli stipendi, a partire dal 1°luglio 2018 devono essere tracciabili per cui la mensilità non è erogata più in contanti, come accadeva prima del 2018, ma direttamente sul proprio conto e quindi tramite bonifico. Se il pagamento è effettuato in contanti allora si può incorrere in multe davvero salate.
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Il bonifico da parte del datore di lavoro deve quindi essere versato sul conto corrente del dipendente, tramite codice IBAN o con assegno consegnato direttamente al lavoratore o con altri strumenti elettronici. Tra questi ultimi rientrano le carte di credito, le carte ricaricabili, il vaglia postale e anche PayPal.
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Per quanto riguarda l’ultimo metodo di pagamento, ovvero quello della PayPal, con molta probabilità in molti non credevano fosse possibile farsi accreditare lo stipendio. Nonostante stiamo parlando di una società statunitense, in Italia Pay Pal offre servizi finanziari ai propri clienti operando come istituto di credito.
Chi esercita professioni come badante o baby sitter, anche in modo saltuario o per pochi mesi l’anno, e non possiede un conto corrente, può quindi farsi accreditare lo stipendio anche sul contro Pay Pal. Ricordiamo che coloro che violano le disposizioni di legge, effettuando pagamenti in contanti, riceveranno una sanzione amministrativa pecuniaria che va dai 1.000 euro ai 5.000 euro e non sono ammesse distrazioni.