Pensione di reversibiltà, quanto spetta all’ex moglie?

Alla morte dell’ex marito al coniuge superstite, quindi all’ex moglie, spetta la pensione di reversibilità? Se si quale cifra?

Pensione di reversibilità ex moglie
Pensione di reversibilità (Foto Adobe)

A volte la vita è ingiusta e può capitare che una nostra persona cara, come un marito o un ex marito, lasci improvvisamente questa terra passando a miglior vita. La legislatura italiana, in questi casi, prevede che la vedova, rimasta sola, ha diritto alla pensione di reversibilità.

Si tratta di un trattamento pensionistico riconosciuto appunto in caso di decesso del pensionato (pensione di reversibilità) o dell’assicurato (pensione indiretta) in favore dei familiari superstiti. La pensione di reversibilità è pari ad una quota percentuale della pensione di colui che è passato a miglior vita. In alcuni casi il trattamento pensionistico spetta anche all’ex moglie: vediamo quali sono questi casi.

Reversibilità, quanto spetta di pensione all’ex moglie?

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Pensione di reversibilità (Foto Adobe)

L’INPS comunica che la pensione di reversibilità spetta al coniuge o all’unito civilmente ma anche al coniuge separato; al coniuge divorziato ma con delle condizioni ben precise. Tra queste condizioni ci deve essere quella in cui l’ex moglie sia titolare dell’assegno divorzile, che non sia passato a nuove nozze e che la data di inizio del rapporto assicurativo del defunto sia anteriore alla data della sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio.

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Ma quanto spetta all’ex moglie in caso di decesso dell’ex marito? La cosa importante da sottolineare subito è che con il divorzio si può ottenere solo una parte della reversibilità dell’ex coniuge. La cifra dell’assegno è variabile e cambia a seconda di una serie di parametri come la durata del matrimonio, la sussistenza di un assegno di mantenimento, le condizioni economiche.

Come detto, però, la reversibilità all’ex coniuge divorziato spetta però solo a tre condizioni. La prima: se il rapporto di lavoro da cui trae origine il trattamento pensionistico deve essere anteriore alla sentenza di divorzio; l’ex coniuge non deve essersi risposato; l’assegno di mantenimento non deve essere stato versato in un’unica soluzione.

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Quindi la separazione non fa venire meno il diritto dell’ex moglie ad ottenere la pensione di reversibilità del marito defunto se soddisfa queste condizioni. In questo caso la ex moglie avrà diritto al 60% della pensione già liquidata o che sarebbe spettata all’assicurato deceduto.

Infine ricordiamo che la pensione di reversibilità spetta anche ai figli minorenni alla data del decesso del dante causa; ai figli inabili al lavoro e a carico del genitore al momento del decesso, indipendentemente dall’età; ai figli maggiorenni studenti a carico del genitore al momento del decesso.

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