Chi sta comprando casa in questi mesi deve fare i conti sulla stangata delle rate del mutuo, in particolare su alcuni tassi. Ecco quali
Quello che stiamo vivendo non è affatto un periodo storico molto semplice: prima la pandemia da Covid -19 che ha bloccato il mondo intero, poi l’inflazione con l’aumento dei prezzi delle materie prime e il caro bollette. Infine il conflitto tra Russia ed Ucraina che non accenna a terminare.
In questo scenario, nonostante i tanti e vari aiuti da parte del governo italiano, si colloca anche l’aumento dei prezzi delle case. Ad oggi i prezzi delle case sono risaliti a causa della forte domanda che è tornata ai tempi pre – Covid: la domanda supera l’offerta per cui aumentano anche i prezzi.
Ad aumentare, oltre il prezzo della casa, anche quello del mutuo. Secondo una indagine condotta dal Codacons ad essere in crescita sono i tassi applicati dalle banche: per il tasso variabile la crescita è contenuta a circa 10-15 punti in più rispetto a prima del conflitto. La vera e propria stangata arriva però sui mutui a tasso fisso.
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L’indice IRS è salito di circa 100 punti in pochi mesi e questo significa che ad oggi un mutuo a 20 anni a tasso fisso costa all’incirca l’1,00% in più. Come riporta il Codacons, un mutuo a 30 anni di 100mila euro chiesto a metà aprile costa 8.812 euro in più rispetto a gennaio. Dunque anche se salgono i prezzi delle case la sorpresa più amara si nasconde dietro al rialzo di alcuni mutui a tasso fisso.
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Con il passare dei mesi le cose sicuramente non miglioreranno e il mercato immobiliare non ritornerà alle condizioni del 2020. Mentre infatti il mondo lottava contro il Covid -10 i tassi erano ai minimi storici e i prezzi delle case al posto di salire scendevano. Ad oggi chi vuole acquistare una casa deve fare molta attenzione alla scelta e alla durata del mutuo e alle condizioni del mercato immobiliare nell’area interessata.