Arrivano nuove chiamate di lavoro per i precettori del reddito di cittadinanza. Un cambio di rotta importante per le città coinvolte
Il reddito di cittadinanza rappresenta per molte famiglie un supporto economico importante. Nato per incrementare e incentivare l’occupazione, è diventato col corso del tempo e a causa del malfunzionamento dell’intero sistema necessario affinché tutto girasse in maniera corretta, una fonte si sostegno per milioni di persone. L’intento sarebbe stato quello di aiutare l’ingresso nel mondo del lavoro.
Le cose, però, non sono andate proprio in questa direzione. Sono all’ordine del giorno notizie relative a persone che percepiscono il reddito di cittadinanza pur non avendo i requisiti necessari. Un piccolo segnale è stato lanciato nelle scorse ore da una città del nord Italia. Ad onor del vero nei mesi scorsi ci sono state anche delle proteste di numerosi percettori palermitani che chiedevano di poter lavorare.
La gestione della questione reddito di cittadinanza ha sollevato grandi polemiche contro i vari governi che si sono succeduti. Il sussidio è diventato un punto di riferimento per le famiglie e, a causa dell’assenza di proposte di lavoro o meglio di un coordinamento tra il mercato del lavoro e i potenziali nuovi lavoratori, è stato chiesto da diversi parti politiche l’abolizione.
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Al momento il reddito di cittadinanza resta al suo posto. Per cercare di arginare il problema e far diventare questa un’opportunità di crescita non solo per i lavoratori ma anche per il territorio, il comune di Bondeno, in Emilia Romagna, ha deciso di aderire ai progetti di pubblica utilità.
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In buona sostanza nei prossimi giorni, arriveranno ai percettori del reddito di cittadinanza una serie di chiamate per lavorare a progetti di pubblica utilità. Una bella iniziativa sia per chi riceve il sostegno economico, che tornerà a lavoro per aiutare l’intera cittadinanza, sia per il Comune che potrà contare su nuove figure.