Novità importantissime per tutti coloro che hanno delle cartelle esattoriali da pagare. Potrebbe essere in arrivo una nuova proroga
Buone notizie per tutti coloro che hanno dei debiti nei confronti del Fisco: questi contribuenti presto potrebbero usufruire della rottamazione quater. Con l’introduzione della proroga della rottamazione ter migliaia di contribuenti si sono salvati dall’avvio delle procedure esecutive che potrebbero portare ad una riscossione coattiva.
Ben presto si potrebbe avere una nuova pace fiscale dal momento che si inizia a parlare anche di una rottamazione quater che andrà incontro a tanti cittadini ed imprese che versano in difficoltà economica. La pandemia da Covid -19 prima e la guerra tra Russia ed Ucraina poi ha infatti sferrato un duro colpo alle imprese e ai singoli cittadini.
Cartelle esattoriali: in arrivo la rottamazione quater?
A chiedere insistentemente al governo Draghi una rottamazione quater è la Lega che è sempre stata favorevole agli interventi di pace fiscale. Gli altri partiti seguirebbero la Lega a ruota dal momento che difficilmente si opporrebbero ad una nuova rottamazione. Mentre si discute su una possibile rottamazione quater ricordiamo che entro la fine del mese di aprile sarà necessario mettersi in regola per la rottamazione ter.
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I contribuenti che dovranno mettersi in regola con i pagamenti sono quelli che hanno le rate non pagate o scadute nel 2020. La data del 30 aprile non è perentoria dal momento che ci sono anche dei giorni di tolleranza che faranno slittare la scadenza entro e non oltre il prossimo 9 maggio 2022.
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Oltre la data del 30 aprile ci sono altre due date da tenere bene a mente sul calendario per quanto riguarda la rottamazione ter: il 31 luglio e il 30 novembre. Entro il 31 luglio si dovranno pagare le rate scadute nel 2021 mentre il 30 novembre le rate in scadenza quest’anno e quindi nel 2022.
Rispettare i termini di rottamazione è molto importante dal momento che solo in questo modo si potrà continuare ad avvalersi del beneficio del pagamento a rate. Ricordiamo infatti che se il contribuente decade dalla rottamazione il Fisco chiederà le somme per intero con l’avvio delle procedure dei riscossione dei debiti fiscali fino ad arrivare ai fermi amministrativi.