Dopo un’iniziale fase di sperimentazione, cambiare residenza è un servizio semplice e rapido. Cosa è cambiato
Dal 27 aprile in tutta Italia. In precedenza, la fase sperimentale si limitava ad alcuni comuni scelti. Il cambio di residenza ora si può fare online. Quindi stop a code infinite all’anagrafe e tempi di attesa lunghissimi per gli appuntamenti. Il cambio di residenza è un documento importantissimo per i cittadini. Difatti la residenza identifica anche il nucleo familiare e di conseguenza il reddito.
Ad esempio, un figlio lavoratore che è andato via di casa, dovrebbe fare immediatamente il cambio di residenza per consentire ai genitori magari di accedere a bonus o sostegni al reddito. Anche per il pagamento della tassa sui rifiuti viene considerato il numero di residenti (o domiciliati) in un appartamento. Ed è anche importante per determinare le imposte. Di conseguenza, snellire il procedimento di modifica della residenza, facilita molto un servizio essenziale.
Il nuovo servizio è offerto dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (Anpr). In questo modo ogni cittadino potrà accedere alla propria area riservata tramite Spid, Cie o Cns, le chiavi digitali per tutti i servizi della pubblica amministrazione, e richiedere il cambio di residenza compilando un apposito modulo online.
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Il ministero per l’Innovazione tecnologica e quello dell’Interno, insieme con la Società Generale d’Informatica Sogei hanno annunciato che il servizio servirà a compilare le specifiche di residenza ed anagrafiche per il richiedente ed anche per tutta la famiglia. Tramite il portale si possono richiedere anche altri certificati anagrafici.
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Dopo aver fatto la richiesta, sul portale stesso si potrà controllare lo stato di avanzamento della pratica. In quella sede si potrà anche indicare una mail privata del richiedente per ricevere aggiornamenti sulle pratiche in corso. Il servizio è molto utile ad esempio per i cittadini che vivono lontano dalla propria residenza. Ad esempio per i cittadini residenti all’estero sarà più semplice la richiesta di rimpatrio. Il Comune di Roma avverte che i servizio, fino al 30 giugno 2022, può essere espletato dal portale stesso del comune.